Un’installazione sonora di Rudolf Wakolbinger rilegge la nascita dell’Universo a Firenze
Fino al 23 marzo Le Murate. Progetti Arte Contemporanea ospitano Expansion of the Universe di Rudolf Wakolbinger, opera che attinge a migliaia di campionamenti sonori della NASA.
La scoperta del sistema solare con 7 esopianeti simili alla Terra, attorno all’ormai celebre Trappist-1, è certamente una delle notizie dell’anno. Caso vuole che nella stessa giornata in cui la NASA diffondeva l’annuncio, in Italia debuttava un’opera fortemente connessa con l’operato dell’agenzia statunitense dedita alla ricerca spaziale. Concepita dall’artista austriaco Rudolf Wakolbinger, classe 1983, Expansion of the Universe rielabora migliaia di campionamenti sonori dell’universo realizzati, proprio dalla NASA, tramite scansioni a microonde. Dopo l’esordio all’Ars Electronica Festival 2016 di Linz, dal 23 febbraio scorso – e per un intero mese – l’installazione viene presentata per la prima volta da noi. Tra le colonne della sala Anna Banti, all’interno de Le Murate. Progetti Arte contemporanea, a Firenze, sono ora disposte casse acustiche che danno vita a una sorta di “cascata artificiale”. I 13,8 minuti della composizione sonora di Wakolbinger corrispondono ai 13,8 miliardi di anni che dalla Big Bang ci portano all’oggi. L’esecuzione della partitura musicale è affidata a 216 altoparlanti. Presentato dall’istituzione fiorentina in collaborazione con il Forum Austriaco di Cultura, questo intervento ha nel progetto dal titolo Illustris del MIT il proprio antesignano: ultimato nel 2013, era finalizzato alla restituzione, in quel caso visiva, della genesi delle galassie. Da ascoltare magari sognando migrazioni in pianeti distanti svariati anni luce.
– Valentina Silvestrini
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