La RizzutoGallery di Palermo apre una nuova sede nel cuore della città. L’intervista

Un breve intervista a Giovanni Rizzuto, fondatore di una delle più interessanti gallerie d’arte contemporanea in Sicilia. Il 18 marzo 2017 si apre un capitolo nuovo. Con una nuova sede in una zona magica della città antica…

Appena quattro anni di vita e un percorso in crescita, in corsa, orientato a una progressiva coerenza di stile, di approccio, di obiettivi. La palermitana Rizzuto Gallery – fondata e gestita da Giovanni Rizzuto e Eva Oliveri, marito e moglie, oltre che soci – in poco tempo è diventata uno dei riferimenti principali per il sistema del contemporaneo in Sicilia e per la ristretta scena delle gallerie isolane, che scommettono sulla ricerca e l’attualità. Tanta pittura, scultura, nuova astrazione, tra giovanissimi e mid career italiani e stranieri, ma anche un tocco di straordinaria figurazione, senza dimenticare fotografia e installazione.
Il prossimo 18 marzo uno
switch importante. Una sede tutta nuova, in una zona della città carica di storia: il quartiere è quello della Kalsa, edificato sotto la dominazione islamica e denso di architetture arabo-normanne, medievali, barocche.

RizzutoGallery, nuovo spazio nel centro storico di Palermo

RizzutoGallery, nuovo spazio nel centro storico di Palermo

TRA CHIESE, LOCALI E PALAZZI STORICI

Dall’originaria galleria-appartamento, al quarto piano di una palazzina moderna in un quartiere residenziale, ci si sposta nella parte storica di Palermo, con uno spazio diversissimo. “Siamo al numero 5 di via Maletto, la breve strada che collega Piazza San Francesco d’Assisi con via Lungarini”, ci racconta Giovanni Rizzuto. “Lo spazio si trova annesso a Palazzo Maletto, una residenza del Seicento parzialmente rimaneggiata nell’Ottocento, danneggiato dai bombardamenti del ‘43 e oggi interamente restaurato. L’aerea espositiva di 50 mq è ben conservata, con una pavimentazione d’epoca a basolato e una volta seicentesca in pietra arenaria ocra”. Unico ambiente, luminosissimo, che si avvantaggia di un’ampia vetrina su strada e della limitrofa area pedonale.
A fianco giganteggia la splendida Basilica di San Francesco d’Assisi, mentre intorno non si contano i palazzi d’epoca, i siti monumentali, le chiese e gli oratori serpottiani.
Ma non solo. Una fetta di movida, lontana dai punti più esposti al degrado e alla microcriminalità, si sviluppa tra i piccoli locali, i bar-librerie, i ristoranti, fino alla rinomata Focacceria San Francesco, che è meta di turisti e marchio simbolo del migliore street food cittadino.

Palermo, Piazza San Francesco, la Basilica adiacente alla RizzutoGallery

Palermo, Piazza San Francesco, la Basilica adiacente alla RizzutoGallery

UN SALTO QUANTICO, NEL DISTRETTO DELL’ARTE

E poi l’arte. Che proprio qui diventa fattore identitario. Una sorta di art district va così strutturandosi, vedendo nello stesso perimetro le gallerie Francesco Pantaleone e Veniero, la GAM, il Museo Riso, Palazzo Abatellis e infine il Caffè Internazionale di Stefania Galegati. Ed è già, potenzialmente, un’idea di sistema.
La mostra inaugurale,
Quatum Leap, è una collettiva che celebra il nuovo incipit, con gli artisti storici di scuderia. “Ci saranno opere di Giuseppe Adamo, Antonio Catelani, Stefano Cumia, Francesco De Grandi, Jachym Fleig, Katharina Maderthaner, Turi Rapisarda e Rainer Splitt; un modo per compiere simbolicamente, tutti insieme, questo ‘salto quantico’. Che poi è quello che ci porta a innescare processi virtuosi, stabilendo relazioni ancora più forti con la città, ma con lo sguardo e le intenzioni rivolti al panorama internazionale”.
Novità anche sul piano delle attività future, con l’intenzione di affiancare alle mostre una serie di “eventi culturali intermedi, cicli di conferenze e incontri, che in alcuni casi guarderanno ad altre discipline, connesse all’arte contemporanea”.

Stefano Cumia, Interferenza Ar-Bl, 2016, 90x72, tempera all'uovo, gesso pigmentato e olio su lino

Stefano Cumia, Interferenza Ar-Bl, 2016, 90×72, tempera all’uovo, gesso pigmentato e olio su lino

PERCHÉ PALERMO

E nonostante le evidenti e incancrenite storture, le mancanze, le fragilità del contesto culturale locale, restare a Palermo è ancora una volta una scelta, una priorità. Non Milano, non Torino, né Berlino o Bruxelles. Perché?
Conosco limiti e difetti, pregi e bellezze, contraddizioni e seduzioni di questa città. È un territorio di ricerca stimolante, complesso, con una stratificazione culturale che da sempre incoraggia scambi e integrazione. Nominata Capitale italiana della cultura per il 2018, scelta come sede di Manifesta 12, oggi Palermo è una città in crescita, con grandi potenzialità, che merita il nostro impegno. Credo davvero che la spinta internazionale dell’arte contemporanea e il lavoro di realtà culturali private, capaci e consapevoli, siano occasioni e strumenti straordinari per contribuire al cambiamento. E senza il classico lamento di chi vede solo miseria, né l’eccessivo entusiasmo di chi osserva solo dal di fuori, io questa città sento di amarla. È questa forse la ragione più vera per restare”.

– Helga Marsala

Quantum Leap
con un testo di Tiziana Pantaleo
opening: 18 marzo 2017, ore 18
RizzutoGallery – Via Maletto 5, Palermo
www.rizzutogallery.com

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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