La poetica dei materiali di Alicja Bielawska. In Polonia
Galleria Labirynt, Lublino – fino al 9 aprile 2017. Forme calde, eleganti e colorate. Le sculture morbide di Alicja Bielawska vengono raccolte nello spazio imponente della galleria di Lublino. Una mostra dal forte impatto scenografico, che dona il giusto valore alle opere dell'artista polacca.
Per un’artista come Alicja Bielawska (Varsavia, 1980), che negli ultimi anni si è più volte confrontata con spazi ampi e di notevole respiro, la possibilità di un progetto presso la galleria Labirynt di Lublino era probabilmente solo una questione di tempo.
Considerato una roccaforte della cultura polacca, sopravvissuto anche ai periodi più bui della storia nazionale, questo vecchio capannone dalle dimensioni massicce ospita per la prima volta in una personale le colorate sculture dell’artista. E il risultato è una interazione riuscitissima, tra le forme rigide del luogo e la leggerezza dei lavori in mostra.
LE SCULTURE
If not here, where? si propone come una raccolta importante di alcune tra le opere più recenti di Bielawska, in parte esposte in occasioni passate, in parte al loro primo confronto col pubblico. A caratterizzare il percorso espositivo sono soprattutto le sculture, oggetti dal sapore quotidiano, familiari tanto nell’uso dei materiali quanto nelle forme calde, e che tuttavia si palesano come frammenti neutrali e ascetici distanti dal mondo, in cui linee e volumi vivono di vita propria.
Realizzata attraverso l’impiego di quelli che l’artista definisce “semi-prodotti” (linoleum, impiallacciature finto-legno, tessuti di vario tipo, cartone, ceramica e telai di metallo), ogni opera segue una poetica dei materiali ben precisa, che punta a stabilire un contatto il più possibile intimo e confidenziale con l’osservatore, pur conservando un’aura sempre distaccata e atemporale.
I DISEGNI
Ad affiancare oggetti e tappeti, collocati per lo più al centro del grande spazio, sono i disegni a parete, anch’essi di medio-grandi dimensioni. Le opere, realizzate a pastello su carta, sono allo stesso tempo introduttive e conseguenti alle sculture: se da un lato ne ispirano infatti le forme, presentandosi come sketches rapidi di progetti in divenire, dall’altro acquisiscono senso formale di riflesso al dialogo con le opere a tre dimensioni, che ne completano e ne fortificano la valenza estetica.
Sia sculture che disegni, dunque, sono entrambe forme di espressione che esistono simultaneamente nella ricerca di Bielawska, intrecciandosi e influenzandosi, fino a completarsi a vicenda.
UN ASSETTO SCENOGRAFICO
Nel complesso If not here, where? è una mostra che vive di piacevoli contrasti, in primis quelli tra il luogo massiccio (e certamente non facile da gestire), e l’armonia e l’eleganza dei singoli lavori.
L’installazione delle sculture, inoltre, volutamente disorganica e confusa nello spazio centrale, viene contenuta dalla disposizione pulita e rigorosa dei disegni incorniciati a parete, definendo un assetto scenografico giocato sul rapporto pieni/vuoti e sempre curato nel dettaglio, anche quando sembra meno ordinato e lasciato al caso.
Colore e luce infine non mancano, e addirittura riescono nella missione di alleggerire la mole del luogo e la sua architettura imponente: in questa ambientazione, dalla forte reminiscenza teatrale – tra sipari, colonne e tappeti distesi –, l’osservatore è necessariamente chiamato a muoversi in cerca di una collocazione, non solo tentando una interazione con le opere, ma soprattutto definendo un ruolo attivo all’interno della coreografia dello spazio.
– Alex Urso
Lublino // fino al 6 aprile 2017
Alicja Bielawska – If not here, where?
GALLERIA LABIRYNT
Ul. Ks. J. Popiełuszki 5
www.labirynt.com
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