Dal verosimile al vero. Fantasmi e fotografia a Torino
Guido Costa Projects, Torino – fino al 21 aprile 2017. L’inquietudine e il dubbio sull’esistenza dei fantasmi ben si addicono allo spazio della galleria torinese, che ha saputo con intelligente arguzia disporre per l’osservatore (più o meno scettico) un percorso di testimonianze scritte, fotografie e installazioni audio-video al confine tra esperimento scientifico ed estetico; tra un mondo reale e un (non) mondo ideale.
I materiali, raccolti per il terzo capitolo del ciclo dedicato all’immateriale, vanno dal 1860 ai giorni nostri e prendono corpo attorno al fenomeno degli spettri. Ogni opera è calata nel contesto storico e simbolico, senza alcun filtro: il punto di vista non è solamente misterico e avvincente, ma è soprattutto scientifico. L’immagine, distorta grazie a trucchi o riprodotta realisticamente, perdura nel dibattito tra vero, verosimile e falso, con uno spirito sempre rivolto ad apprezzare l’atmosfera parapsicologica così come la dimostrazione empirica. L’importante è “trasformare la realtà in un avvenimento straordinario”: riesce nell’intento l’indagine sulla prestidigitazione dei medium (colpisce l’installazione di Chiara Fumai, La donna delinquente), sulle energie che animano la materia (i documenti relativi alle sedute auratiche di Paul Fleury) e sulle figure “di spicco” come il celeberrimo Gustavo Rol e Fulvio Rendhell.
– Federica Maria Giallombardo
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