The dark side of Jane Fonda. Graham Hudson a Roma
Monitor, Roma – fino al 22 aprile 2017. Una serie di dipinti di grandi dimensioni, un video e due lavori oggettuali. In una mostra in cui si parla di Jane Fonda. Ma in cui le opere più interessanti sono quelle meno stringenti contenutisticamente.
Graham Hudson (Kent, UK, 1977; vive a Londra e Los Angeles) centra la sua mostra sul personaggio Jane Fonda, proponendo il ribaltamento straniante di un’icona mediaticamente luminosa. Lo fa additando psicologia e sociologia. Dietro l’immagine della diva radiosa si nascondono infatti dolori privati inenarrabili, mentre il totem della donna occidentale influente – incarnato alla perfezione dalla Fonda – va a franare su se stesso in grandi dipinti scuri e ammutoliti, come di statue dagli occhi cavi. C’è anche un video che racconta l’atmosfera raggelante di un centro per il recupero della salute mentale. Tutte opere tematicamente a fuoco, ma che funzionano più che altro come display atto ad accompagnare il buono della mostra. Il buono della mostra sta infatti altrove: in due lavori oggettuali tetri e sbrigliati, tutt’altro che stringenti contenutisticamente, ma di notevoli impatto e freschezza, che catturano e stanno in piedi anche a prescindere dal concept Jane Fonda.
– Pericle Guaglianone
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