L’oblio secondo Michele Parisi. A Trento
Paolo Maria Deanesi Gallery, Trento – fino al 13 maggio 2017. Salvare la Storia dall’oblio e salvaguardare la memoria collettiva. Sono queste le basi da cui prende forma la poetica di Michele Parisi, in mostra a Trento con le sue opere più recenti.
Michele Parisi (Riva del Garda, 1983) si concentra sulle devastazioni compiute dai nuovi iconoclasti. La sua è una nuova arte della memoria che necessita anche di una nuova percezione visiva. Arc de Triomphe, parte del ciclo Oblio, rappresenta il simbolo del piano urbanistico messo a punto sal Haussmann alla fine dell’Ottocento e proiettato ben oltre Parigi. Quamdiu Stabit Colyseum, prende spunto dall’iconico Colosseo per ribadire una resistenza dell’immagine che solo la pittura può trasmettere. Il ciclo dedicato a Giuditta e Oloferne, ispirato alla storia biblica, si concentra invece sulle mani. Mani che precedono il gesto violento e mani del corteggiamento, dell’erotismo e della seduzione. Ma sono anche mani anonime che si possono vedere su un treno e che aspirano all’immaginario universale del richiamo amoroso.
– Claudio Cucco
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