La grande installazione di Anselm Kiefer a Copenhagen ispirata a Louis-Ferdinand Céline
Inaugura il 1 aprile negli spazi di Copenhagen Contemporary, dalla scorsa estate in un affascinante dock al porto di 3.400 mq. Il progetto dell’artista tedesco medita sui mali della guerra e sui fatti politici attuali, ispirandosi al grande e controverso scrittore francese.
È senz’altro il libro più famoso di Louis-Ferdinand Céline. Viaggio al termine della notte è anche il primo romanzo pubblicato in Francia nel 1932 del famoso e famigerato autore francese, reo di aver rivoluzionato le sorti del linguaggio nella scrittura contemporanea, ma anche –colpa più grave e mai perdonata – di aver aderito al Regime di Vichy e di aver assunto posizioni antisemite. La storia che segue le vicende dell’alter ego di Monsieur Destouches (vero nome dello scrittore, che nelle pagine del romanzo diventa Ferdinand Bardamu) tra Africa coloniale e Francia, tra le maglie di una Parigi degradata e tra i racconti più minuscoli di un’umanità tradita e beffata, torna all’attenzione del pubblico dell’arte grazie al nuovo lavoro di Anselm Kiefer. Le opere di Kiefer, nato in Germania nel 1945 e tra i più importanti artisti viventi, sono piene di riferimenti al passato, alla storia, alla letteratura, alla poesia, alla religione.
UN VIAGGIO SU 1500 MQ
Il lavoro ispirato a Céline sarà esposto dal 1 aprile al Copenhagen Contemporary, una noprofit che esiste dal 2015, ma che da agosto dispone (per 18 mesi) di uno degli spazi più affascinanti della città, la “paper hall” al porto, posizionata nella omonima “Paper Island”, 3400 mq industriali che fino alla fine del 2017 saranno dedicati a mostre, eventi, performance. L’installazione di Kiefer sarà composta da quattro dipinti e quattro sculture in piombo a forma di aeroplani. I pezzi, con la loro aura anticata, domineranno una superficie di circa 1500 mq, in un progetto monumentale. I dipinti conterranno invece riferimenti a fotografie scattate dall’artista durante i suoi viaggi nel deserto del Gobi (1993) e anche al libro della scrittrice austriaca Ingeborg Bachmann, Book of Franza (1955), in cui l’autrice cerca invano conforto nella sterilità del deserto. Alla luce degli eventi politici attuali per Kiefer il riferimento al libro di Céline, con la sua resa grottesca dei mali della guerra e la sua visione misantropa e nichilista, stanca delle brutture del mondo, non è casuale né improbabile. Vi mostriamo qui le prime immagini del progetto.
–Santa Nastro
For Louis-Ferdinand Céline: Voyage au bout de la nuit
1 aprile, ore 17
Copenhagen Contemporary
Trangravsvej 10-12
1436 Copenhagen, Danimarca
http://cphco.org
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