Ettore Sottsass e il vetro. Al via a Venezia la mostra intitolata a un grande sperimentatore
Nuovo appuntamento alle Stanze del Vetro, sull’isola di San Giorgio, con un talentuoso interprete della pratica vetraria. Nel centenario della sua nascita, riflettori puntati su Sottsass e su uno stile allergico alle convenzioni.
Colore, materia, forma e compenetrazione. Sono questi i concetti usati dal curatore Luca Massimo Barbero per descrivere Ettore Sottsass: il vetro, la poderosa rassegna ospite delle Stanze del Vetro – progetto voluto da Fondazione Giorgio Cini e Pentagram Stiftung. In mostra 220 pezzi, molti dei quali tratti dalla collezione di Ernest Mourmans, che ripercorrono la sfaccettata liaison intercorsa tra il designer e architetto e la materia vetraria. Il racconto inedito, sviluppato lungo sette sale e un corridoio, mette in luce l’approccio non convenzionale di Sottsass (1917-2017) al vetro e alla tradizione muranese. Si spazia dalle serie Memphis degli Anni Ottanta, già dominate da volumi liberi e colori accesi, agli Esercizi, che affondano le radici nel basamento in marmo, dalle ironiche Kachina, in pasta di vetro e plastica, al ciclo di sculture progettate per la Millenium House di Doha. Settant’anni di sperimentazioni, contro le logiche forzate del “buon gusto”.
– Arianna Testino
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