Burçak Bingöl. L’eterno e il fuggitivo a Istanbul
Zilberman Gallery, Istanbul – fino al 14 maggio 2017. Terza mostra di Burçak Bingöl nella sede galleristica turca, per chiudere una trilogia nata nel 2011 che oggi ricompone i pezzi degli eoni passati di una città. Tra i miti dell’Est e l’utopia dell’Occidente.
Plasmata e pensata nell’arco di un biennio, la nuova personale di Burçak Bingöl (Görele, 1976), a Istanbul negli spazi della Zilberman Gallery, è riflessione sullo sfiorire delle cose, su quello che passa e su quello che rimane, sul contingente e sull’eterno, allarmante immutabile.
Dopo Cabinet of Curiosities (2011) e A Carriage Affair (2014), l’artista chiude oggi un ciclo di mostre di cui Mythos and Utopia è capitolo conclusivo, spazio di riflessione dove si fondono e confondono la memoria e il materiale, il mentale e il manuale.
Con un atteggiamento tautologico che permette all’artista di smontare la tradizione e di far riflettere le opere sulla loro stessa semiosi, Bingöl propone un reliquiario di immagini e corpi plastici che violano la linea della tradizione per trasformare la ceramica in elemento di disturbo estetico, in idea di “not making ceramics” ma piuttosto dispositivi polifonici atti a ripercorrere il tempo, a scavare nel passato, a tracciare una storia delle idee che seduce e saluta da lontano come una rosa ormai sgualcita.
– Antonello Tolve
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