La vicinanza dello sguardo. Gea Casolaro a Roma
Il Macro di Roma ospita la mostra di Gea Casolaro dal titolo “Con lo sguardo dell’altro”. La più ampia personale finora dedicata all’artista romana che dal 2009 si divide tra Roma e Parigi.
Gea Casolaro (Roma, 1965) riflette sull’importanza dello sguardo altrui nella costruzione della propria opera, così come nella visione dell’arte e della vita in generale. Questo tema rappresenta uno dei punti cardine, forse il vertice, del dibattito storico-artistico contemporaneo, sia dal punto di vista critico che da quello della ricerca artistica stessa. Infatti ogni immagine contiene una storia di sguardi che supera l’immagine stessa, chiamando in causa chi guarda.
Gea Casolaro utilizza la fotografia e il video per la sua personale indagine sullo sguardo, mostrando una visione collettiva e sfaccettata della realtà. A cosa starà pensando la persona accanto a te? (2008), oltre a essere l’incipit concettuale della mostra, è stato il manifesto proposto dall’artista nelle strade di Bologna per riflettere sul punto di vista soggettivo.
Con la serie South, lo spettatore è obbligato a rimettere in discussione la percezione del paesaggio e, più in generale, i propri limiti culturali. Limiti legati allo sguardo. L’artista infatti cerca la condivisione visuale con l’altro, il punto di equilibrio tra diversi e opposti punti di vista: come nella serie Sharing Gazes, realizzata con un gruppo di studenti della School of Fine Arts di Addis Abeba.
SGUARDI DOPPI
In ognuna delle opere selezionate per la mostra, Gea Casolaro sottolinea l’importanza della messa in dialogo dei punti di vista tra persone, storie, tempi e culture, costringendo il pubblico a interrogarsi sulla distanza tra immagine e realtà che lo sguardo prova a colmare senza mai riuscirci. Così pure il progetto Doppio sguardo del 2003, che indaga lo sguardo della società, le immagini della realtà. Tutto si compenetra senza soluzione di continuità con il resto del mondo. Doppio sguardo è un’installazione composta da una serie di fotografie e un video realizzati lungo Calle Florida, la principale strada pedonale di Buenos Aires, nel periodo post crisi economica dello stato sudamericano. Video e fotografie si completano a vicenda: mentre il video propone una visione d’insieme, le foto rivelano quei dettagli così importanti nello studio della verità.
PERCEZIONE E CULTURA
L’arte di Gea Casolaro pone il problema critico sulla percezione culturale delle immagini. L’artista non propone esclusivamente immagini artistiche, ma immagini antropologiche – seppure i due concetti d’immagine siano indissolubilmente legati tra loro – dove lo sguardo dell’uomo è considerato il luogo naturale delle immagini.
Per Gea Casolaro l’uomo non rappresenta più il soggetto onnipotente che guarda un oggetto inerte, ma si ritrova all’interno di un sistema dove ogni elemento agisce sull’altro.
– Mattia Andres Lombardo
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