I ritratti cosmici di Michele Zaza. A Milano
Studio d'arte Cannaviello, Milano – fino al 16 maggio 2017. Non un fotografo, né un performer, Michele Zaza presenta trenta opere in cui fotografia e pittura si mescolano e creano l'alchimia di paesaggi popolati da corpi fisici e corpi celesti.
Forse è proprio un pittore, Michele Zaza (Molfetta, 1948), un artista che utilizza più media per dipingere una cosmogonia dotata di un valore universale, ma partendo da situazioni e vita quotidiani. È la simbologia di colori (il blu oltremare, il nero e il bianco) e delle cose semplici (molliche di pane e ovatta) a creare una stratificazione astratta, cosmica, magica: i volti dei performer nelle opere presenti in galleria sono il centro di una cornice dipinta che li colloca in uno spazio assoluto, in una costellazione dove entrano in corrispondenza con forme archetipiche e messaggi universali.
Sul loro corpo si addensa “una significazione infinita” grazie a cui le mitologie individuali – la casa, la famiglia, gli amici, che hanno da sempre costituito la base di partenza della ricerca di Zaza – si elevano verso l’iperuranio dell’io in cui “la carnalità partecipa al fluire dell’esistenza” in una dimensione senza tempo.
– Martina Lolli
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