Ecco il programma arti visive delle nuove OGR di Torino con grandi nomi dell’arte contemporanea
Un’opera pubblica di William Kentridge, il ritorno di Tino Sehgal in Italia dopo 10 anni, i 25 anni della Collezione della Fondazione Sandretto. Tutti gli eventi in programma nelle rinate Officine Grandi Riparazioni.
La Fondazione CRT non poteva scegliere una vetrina migliore – i giorni caldi dell’opening della 57. Biennale di Venezia, con tutti gli occhi della stampa internazionale puntati addosso – per lanciare il programma di Arti Visive delle nuove OGR di Torino dell’anno 2017/2018. Qui, presso la terrazza del centralissimo Hotel Bauer in piazza San Marco, è stato illustrato il progetto Arte delle storiche Officine Grandi Riparazioni di Torino: “Le nuove OGR, tra i principali progetti di venture philanthropy oggi in Europa”, ha dichiarato il Direttore Generale delle OGR Massimo Lapucci -, “rafforzeranno il ruolo di Torino come una delle capitali mondiali dell’arte contemporanea”. Gli fa eco Nicola Ricciardi, direttore artistico di OGR che ci svela gli obiettivi del suo progetto curatoriale: “ OGR ha un programma culturale ambizioso e internazionale poiché dal primo istante intende relazionarsi con prestigiose istituzioni come il New Museum di New York o il Walker Center di Minneapolis. In più, OGR intende lavorare sull’ibridazione e sul legame tra arti visive e performative. Il nostro obiettivo é dar vita ad un programma culturale che permetta al visitatore di trovare sempre qualcosa di nuovo”. Si parte il 30 settembre – giorno dell’inaugurazione di tutto il complesso – con un’opera d’arte pubblica di William Kentridge: una processione di figure in metallo nero dalla valenza fortemente significativa e simbolica, ispirate alla vocazione ex-industriale e operaia del luogo. “L’opera, intitolata Procession of Reparationists è stata commissionata da OGR e curata dal Castello di Rivoli, ci racconta ancora Nicola Ricciardi. Sarà la prima di una serie di opere pubbliche semi-permanenti pensate per OGRma fruibili dall’intera città”. Sempre lo stesso giorno, il 30 settembre, prenderà anche il via Big Bang, la grande festa di riapertura delle OGR della durata di due settimane con un programma intenso tra musica, arti visive e arti performative.
TUTTO IL PROGRAMMA, COME UNA FALENA ALLA FIAMMA
Per questa occasione, Patrick Tuttofuoco, realizzerà insieme ai piccoli ospiti di CasaOz, un paesaggio futuristico di 2.500 metri quadri liberamente esplorabile dai visitatori: uno scenario ispirato dalle opere della collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e animato da iniziative e laboratori aperti a tutti i bambini del territorio a cura di Zonarte. Il 3 novembre, in concomitanza con Artissima, inaugurerà invece la prima grande mostra collettiva delle OGR, Come una Falena alla Fiamma, a cura di Tom Eccles, Liam Gillick e Mark Rappolt, in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, che occuperà quasi un terzo dei 9mila metri quadrati della Manica Nord: qui le opere della Collezione di Patrizia Sandretto, per festeggiare il traguardo dei 25 anni – dialogheranno con opere di arte contemporanea e dei secoli passati provenienti dal Museo Egizio, dal Castello di Rivoli e dal circuito della Fondazione Torino Musei. Il 2018 vedrà, invece, l’alternarsi di mostre personali di artisti di assoluto rilievo internazionale, tra cui Tino Sehgal che non mette piede in Italia dal progetto del 2008 con la Fondazione Nicola Trussardi; Susan Hiller con un intervento speciale per gli spazi ex-industriali delle OGR; e Mike Nelson con una nuova grande installazione site-specific prevista per l’estate 2018. Senza dimenticare anche un’altra importante mostra collettiva in collaborazione con il Castello di Rivoli, prevista nella primavera del 2018.
-Claudia Giraud
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