Natura in bilico. Enzo Fiore a Venezia
Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia – fino al 23 luglio 2017. Enzo Fiore approda in Laguna con una mostra che ripercorre tappe e nodi tematici della sua carriera, iniziata alla fine degli Anni Novanta. Alternando materia organica e registri pittorici, atmosfere notturne e dichiarate appropriazioni.
È una collaborazione che non passa inosservata quella messa in campo dalla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, rinominata Istituzione dopo le travagliate vicende degli scorsi mesi. L’interlocutore della sede lagunare è la nota Galleria Contini, supporter della mostra di Enzo Fiore (Milano, 1968) allestita negli ambienti espositivi di piazza San Marco. Un segnale forte e chiaro del desiderio, esplicitato dal presidente Bruno Bernardi, di concedere spazio a personalità sostenute da gallerie e musei, in un’ottica formativa nei riguardi dei giovani artisti targati Bevilacqua.
L’esito è una monografica di sicuro impatto scenico, organizzata sulla base di un display essenziale, forse più adatto a un white cube che a un palazzo veneziano, con le sue imprescindibili caratteristiche. Sezioni tematiche ben costruite accompagnano lo sguardo attraverso la produzione, e la poetica, di Fiore. Si va dalle installazioni a parete – ritratti di pantere, nere e bianche, imbrigliate da cavi sottili – agli Studi con farfalle, dagli scorci urbani alle Appropriazioni di capolavori universali della storia dell’arte, contemporanea e non. Il tutto accomunato dal ricorso a materiali organici – resine, foglie, radici, insetti –, che innervano le composizioni, dettando linee e superfici e spostando il fuoco percettivo dalla vitalità alla putrescenza, dalla crescita al declino. Lungo il confine dell’inquietudine.
– Arianna Testino
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