Ettore Sottsass incontra Carlo Scarpa. A Venezia
In concomitanza con la 57. Biennale d’Arte di Venezia, il Negozio Olivetti, bene FAI nel cuore di piazza San Marco, torna a ospitare le opere di uno dei designer e architetti italiani più rivoluzionari, a cento anni dalla sua nascita.
La rassegna Dialogo, frutto della collaborazione con lo Studio Charles Zana Architecture, accosta le ceramiche realizzate da Ettore Sottsass (Innsbruck, 1917 – Milano, 2007) fra il 1957 e il 1969 e i volumi progettati da Carlo Scarpa nel 1957 su commissione di Adriano Olivetti, legato a entrambi da un proficuo rapporto professionale. Sessanta manufatti – che spaziano dai vasi ai piatti fino ai celebri menhir – testimoniano l’approccio libero e sperimentale adottato da Sottsass nei confronti della materia e la riflessione condotta sulla dialettica tra spazio, forma e colore nell’ambito delle arti applicate. Dalle prime prove, attorno alla metà degli Anni Cinquanta, sotto la guida di Aldo Londi, al tempo direttore artistico dell’azienda toscana Bitossi Ceramiche, fino alle Ceramiche a Colaggio degli Anni Sessanta, ottenute in serie con la tecnica della fusione già impiegata per le Ceramiche a Fischietto, la mostra punta lo sguardo sulle originali modulazioni dell’argilla adottate da Sottsass, in linea con l’indipendenza creativa che gli era propria. Nonostante l’apparente contrasto fra il rigore degli ambienti progettati da Scarpa e il fermento vitale che attraversa la produzione di Sottsass, non mancano i punti di contatto fra i due, esplicitati dall’uso del colore e dall’importanza attribuita alla fase progettuale.
– Arianna Testino
Articolo pubblicato su Grandi Mostre #4
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