La pittura paradossale di Luca Coser. A Milano
Gilda Contemporary Art, Milano – fino al 16 giugno 2017. Con una serie di lavori su tela, carta e opere scultoree, viene presentata nella galleria milanese la poetica di Luca Coser. Tra ricordo e dimenticanza, costruzione e distruzione.
“Non amo quasi mai svelarmi, la sola idea mi mette a disagio, per cui in un modo o nell’altro riesco sempre a non parlare di me, e lo faccio mettendomi in mostra”. Non si può che cominciare dalla citazione di un’intervista del 2000 per parlare di un pittore che ha costruito il suo territorio espressivo muovendosi come un lucido sonnambulo tra i riferimenti culturali e le immagini del proprio bagaglio personale passato. Non sarebbe comunque corretto parlare di citazioni dirette.
Luca Coser (Trento, 1965) lascia che la pittura cresca a partire da un appoggiarsi romantico e malinconico sulle immagini culturali formative (cinema, arte, riviste) che accompagnano lo sviluppo attraverso infanzia, adolescenza e maturità. La strada che poi l’opera prende resta attentamente incontrollata, facendo di ogni quadro uno schivo autoritratto, dominato in quest’ultima serie da sofisticate armonie di bianco.
– Gabriele Salvaterra
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