Opening a suon di performance per la Biennale di Venezia. Ecco una miniguida e i video online
Performance interattive dall’Africa alla Germania fino alla Corea. Ecco tutto il programma dell’opening di Viva Arte Viva. E per chi non potrà andare in Biennale, i video saranno live.
“L’arte di oggi, di fronte ai conflitti e ai sussulti del mondo, testimonia la parte più preziosa dell’umanità, in un momento in cui l’umanesimo è messo in pericolo. Essa è il luogo per eccellenza della riflessione, dell’espressione individuale e della libertà, così come degli interrogativi fondamentali”. A questa riflessione di Christine Macel, sul tema della Biennale d’Arte 2017, Viva Arte Viva, si lega in modo particolare la partecipazione del performer nigeriano Jelili Atiku (Nato nel 1968 in Nigeria), selezionato per intervenire alle performance previste per i giorni del vernissage.
Jelili Atiku è un artista visivo, il cui corpo di opere si concentra rigorosamente sull’impegno sociale e sui crimini commessi contro l’umanità. Attraverso le sue opere, l’artista mira a coinvolgere lo spettatore ad una “partecipazione attiva tesa al miglioramento della nostra esistenza”, inducendolo a riflettere sulle conseguenze della crisi socio–economica odierna, sugli abusi dei diritti umani, sui conflitti, sulla povertà, la corruzione, il cambiamento climatico, ecc. Inoltre, Atiku è attivamente coinvolto in numerosi eventi per la difesa dei diritti umani attraverso l’arte e la Biennale AFiRIperFOMA, una piattaforma che promuove la performance / live nel continente africano.
UNA PROCESSIONE CON DONNE DI TUTTO IL MONDO
La performance dal titolo “Mama Say Make I Dey Go, She Dey My Back” si svolge alle 16 del 12 maggio snodandosi dal Giardino delle Vergini alle Corderie. È ideata da Atiku per la Biennale di Venezia, e sarà presentata in concomitanza con il ricco calendario di performance annunciate per i giorni dell’inaugurazione dell’evento veneziano, coinvolgerà 72 donne provenienti da tutto il mondo, in una processione a piedi della durata di circa 30 minuti, tesa ad esplorare le potenzialità e l’energia femminile. Una cerimonia che integra elementi del sistema di divinazione Yoruba con i costumi ebraici e le maschere della Guinea, tutti simboli in grado di mettere in scena un’operazione collettiva capace di generare un dialogo e di sollevare dibattiti su questioni sociali e di uguaglianza. Tra le altre performance presenti in occasione della Preview ricordiamo le azioni del brasiliano Ernesto Neto (1964, Rio De Janeiro) “Encounter with the Huni Kuin” (sempre venerdì 12, ore 15,30 Arsenale – Corderie, Padiglione degli Sciamani) e “Boa Dance conducted with the Huni Kuin” (10 maggio, ore 15,30 Esterno Giardini Biennale – Sant’Elena). Nella prima azione, l’artista collabora con un gruppo di membri della comunità Huni Kuin nell’esecuzione di tradizionali riti di guarigione, in cui i visitatori saranno invitati a partecipare, nella seconda performance il pubblico sarà chiamato da Neto ad unirsi alla processione con i rappresentanti della comunità amazzonica Huni Kuin in visita a Venezia, in onore del boa, considerato sacro nella cultura Huni Kuin.
DALLA GERMANIA ALLA COREA
Sempre in occasione della vernice è in programma la performance “Eight Stride Pedestal activation” (10 maggio, ore 10,30, Arsenale – Corderie, Padiglione dello Spazio Comune) del tedesco Franz Erhard Walther (1939 , Fulda, Germania), in cui gli spettatori saranno invitati a entrare fisicamente nell’opera e ad accendere la loro immaginazione, portando così un elemento intellettuale nell’opera.
La performance dal titolo “Chasing the Sun’s Orbit” (11 maggio, ore 18, Viale Garibaldi, Monumento a Giuseppe Garibaldi) della coreana Yee Sookyung (1963, Seoul, Corea del Sud), è una reinterpretazione di un’antica danza coreana “Taepyungmu”, della dinastia Joseon. Alla performance prenderanno parte una cantante della lirica tradizionale coreana, un danzatore e due culturisti. Infine, menzionammo l’azione performativa “SThird Lung” (9 maggio, ore 14, Arsenale – Corderie, Padiglione degli Sciamani), ideata dell’artista guatemaltese Naufus Ramírez-Figueroa (1978, Guatemala), pensata per diventare parte della sua site-specific installazione presente in mostra. L’archivio video di tutti gli spettacoli organizzati durante la settimana di apertura di Viva Arte Viva sarà disponibile sul sito della Biennale.
– Giovanni Viceconte
9 maggio ore 14, Naufus Ramírez-Figueroa: “SThird Lung”- Arsenale – Corderie, Padiglione degli Sciamani
10 maggio ore 10,30, Franz Erhard Walther: “Eight Stride Pedestal activation” – Arsenale – Corderie, Padiglione dello Spazio Comune
10 maggio ore 15,30, Ernesto Neto: “Boa Dance conducted with the Huni Kuin” – Esterno Giardini Biennale – Sant’Elena
11 maggio ore 18, Yee Sookyung: “Chasing the Sun’s Orbit” – Viale Garibaldi, Monumento a Giuseppe Garibaldi)
12 maggio ore 15,30, Ernesto Neto: “Encounter with the Huni Kuin” – Arsenale – Corderie, Padiglione degli Sciamani)
12 maggio ore 16, Jelili Atiku: “Mama Say Make I Dey Go, She Dey My Back”- da Giardino delle Vergini alle Corderie
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