Arte e migranti da Palermo a Marsiglia. Gandolfo Gabriele David: bandiere sulla torre del Mucem
Ancora l’arte contemporanea a occuparsi di migranti. Terrorismo, frontiere, guerre, xenofobia, multiculturalismo, integrazione. Un tema immenso, che chiede anche agli artisti la responsabilità di una riflessione. Gandolfo Gabriele David presenta un lavoro a Marsiglia...
C’è il grande tema dei migranti, delle stragi nel Mediterraneo, del destino dei profughi e dell’accoglienza umanitaria, nell’ultimo lavoro di Gandolfo Gabriele David (1968, Polizzi Generosa, Palermo), realizzato nell’ambito di una residenza presso il MUCEM, Museo delle Civiltà dell’Europa e del Mediterraneo di Marsiglia, in collaborazione con il Polo Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo e della Regione Siciliana, Museo Riso e l’Istituto italiano di Cultura di Marsiglia.
Inaugurato lo scorso 26 maggio, il progetto è allestito in cima alla Torre del Roi René, all’ingresso del vecchio porto marsigliese. Un plotone di bandiere color arancio sventola sull’alto torrione quattrocentesco in pietra, simbolo del Fort Saint-Jean, fortilizio d’epoca medievale, dal 2013 strepitosa sede del Museo.
BANDIERE ARANCIONI SULLA TORRE. UN SIMBOLO PER I MIGRANTI
L’arancione dei tessuti, che brillano contro il cielo terso della Costa Blu, rimanda immediatamente ai tipici gilet salvagente, continuamente avvistati durante le operazioni di sbarco e di salvataggio documentate dai media. Gli stessi capi utilizzati, tra l’altro, da Ai Weiwei – ma in forma di reperti tragici e objet trouvè, direttamente dai luoghi del dolore e dal naufragio – per alcune sue recenti installazioni monumentali, dalla Konzerthaus Belrino al Castello del Belvedere d Vienna.
Gandolfo David sceglie invece di operare sul piano della trasfigurazione simbolica e dell’evocazione, concentrandosi sulla densità semantica di un colore oramai connotato, tra pagine e pagine di cronaca, e sulla forza del vessillo come segno identitario, con cui indicare un territorio, una comunità, una presenza, uno spazio comune di valori, di approdi, di narrazioni. We Are Here | Nous Sommes Ici è un modo per ribadire, in quella che è una città multietnica e multiculturale, città di transiti e di mescolanze, che esiste un’altra idea di Patria e di famiglia: aperta, molteplice, cangiante e in cammino. Dalla terra e dal mare le bandiere sono immediatamente riconoscibili, a definire il luogo con tutta la complessità, il dolore e la speranza che scandiscono l’odissea delle migrazioni contemporanee.
ANCHE IL PUBBLICO DICE LA SUA
Non manca l’aspetto relazionale, con l’evento del 29 maggio pensato per il Cortile della Commande, all’interno del Forte di Saint-Jean: un centinaio di partecipanti ricevono in dono un pezzetto di tessuto, firmato dall’artista, su cui si legge il titolo del progetto. Un frammento ideale dell’installazione, che nelle mani di ognuno troverà nuova forma e nuova interpretazione. La collezione di piccoli simboli personali, intitolati al senso dell’accoglienza e dell’ospitalità, sarà presentata il prossimo 9 giugno sulla Piazza d’Armes, durante l’happening organizzato per il seminario Collecter les migrations: traces – hybridations – crises.
– Helga Marsala
MUCEM
7 Promenade Robert Laffont, Marsiglia
http://www.mucem.org/
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati