A Torino, l’universo fragile di Alice Serafino
Elena Salamon Arte Moderna, Torino – fino all’8 luglio 2017. Si ispira a Man Ray l’artista pinerolese, con le sue rayografie e cianotipie dall’inconfondibile colore blu di Prussia, dove impressiona piccoli elementi tratti dal mondo naturale e non. Come un seme di tarassaco, una piuma o ali di farfalla.
La piccola sagoma di un uomo, in equilibrio su un filo sottile come la lama di un rasoio, lascia dietro di sé una scia di Pensieri controvento, ottenuti mediante l’impressione di minuscole lettere di plastilina su carta sensibile. Il fotogramma è uno dei pochi che rappresenta la figura umana tra i tanti, a prevalenza botanico-naturalistica, presenti nella mostra personale di Alice Serafino (Pinerolo, 1980), dal titolo Buio Luce e Meraviglia, ospitata nella stretta ma accogliente Elena Salamon Arte Moderna, la galleria che si affaccia nella piazzetta più parigina di Torino: piazza IV marzo.
A ispirare la sua opera è il pensiero dadaista di Man Ray, che rinunciò alle tecniche tradizionali utilizzando materiali e procedimenti in maniera non convenzionale. Allo stesso modo Serafino realizza le sue opere in un laboratorio, un non-luogo, fatto di cianotipie e rayografie, dalla fortissima eleganza poetica.
– Claudia Giraud
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