Confini in movimento. Angelo Bellobono a Campobasso
ARATRO, Campobasso – fino al 14 luglio 2017. Nelle vedute appenniniche di Angelo Bellobono, la montagna diventa spazio simbolico di continuità e di aggregazione e la pittura riscopre il suo ruolo di interpretazione del mondo. Al fine di creare connessioni tra popoli.
L’ARATRO, lo spazio espositivo dell’Università del Molise a Campobasso, ospita la mostra personale di Angelo Bellobono (Nettuno, 1964) Continuità di confine, a cura di Lorenzo Canova e Piernicola Maria Di Iorio. L’artista, che svolge contemporaneamente l’attività di allenatore di sci, presenta una serie di dipinti recenti dedicati all’Appennino e, in generale, alla sua passione per la montagna. Cielo, neve e terra si fondono in rarefatte composizioni, in cui le forme sono appena suggerite e al centro della rappresentazione c’è l’atmosfera di quiete e di sospensione che caratterizza il paesaggio di alta quota. Nella coerenza del ciclo pittorico, che accosta panorami appartenenti a diverse realtà territoriali, cogliendone l’essenza comune, si nascondono anche il messaggio sociale e la valenza antropologica del progetto. La riscoperta e la condivisione dello spazio di confine sono collegate alla capacità di percepire le vette non come ostacoli o divisioni, ma come luoghi da vivere, alla ricerca di sfide e sensazioni nuove. In questo, come in molti altri progetti di Bellobono (nelle aree appenniniche colpite dal sisma, ad esempio, oppure con i nativi americani), l’arte si fonde con l’impegno civile, per contribuire alla costruzione di comunità consapevoli e responsabili.
– Vincenzo Merola
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati