Nasce Peninsula Art Edition, l’ultimo progetto degli artisti italiani a Berlino per finanziarsi
Sono più di 40 creativi, quasi tutti italiani e vivono a Berlino. Sono gli artisti della Piattaforma multidisciplinare Peninsula che tornano sulla scena con le Peninsula Art Edition, un progetto editoriale in edizione limitata, per finanziare le proprie attività.
Sono più di 40 artisti, quasi tutti italiani e vivono a Berlino. Sono gli artisti della piattaforma multidisciplinare Peninsula, nata nel 2014, dall’idea di Loris Cecchini (Milano, 1969) di creare una sorta di mappatura di tutti i creativi italiani presenti in città e stabilire tra un legame tra loro. Loris Cecchini è, infatti, solo uno tra i tanti artisti che negli ultimi quindici anni hanno scelto di lasciare l’Italia per trasferirsi a vivere a Berlino. Complice un’alta qualità della vita e prezzi degli affitti più bassi, la capitale tedesca è stata la metà preferita del mondo dell’arte negli ultimi 15 anni.
IL PRINCIPIO FU ITALIENS
Peninsula nasce in realtà dall’esperienza di ITaliens, ciclo di mostre promosso dal 2010 dall’Ambasciata italiana a Berlino che ha rappresentato una sorta di vetrina istituzionale per tutti gli artisti residenti nella capitale tedesca. Un appuntamento semestrale, a cura di Alessandra Pace e Marina Sorbello, che ha avuto il merito, al di là delle opere esposte, di compattare la comunità degli artisti italiani presenti in città e di creare connessioni e rapporti. Rapporti che, poi, sono diventati un collante proficuo per la vita della comunità italiana perché se è vero che da un lato Berlino è una città in cui è davvero facile trasferirsi, è pur vero che è decisamente più complicato integrarsi in poco tempo, anche solo per le difficoltà linguistiche.
L’ASSOCIAZIONE PENINSULA
Molti degli artisti che sono confluiti in Peninsula hanno preso parte anche al ciclo di mostre ITaliens. L’associazione, fondata nel 2014 senza scopo di lucro, vede tra i fondatori, oltre Cecchini anche Eleonora Farina, Rebecca Agnese, Stefania Migliorati e tanti altri. Per oltre un anno, il gruppo di artisti residente a Berlino si è incontrato nello studio di Cecchini che di fatto è diventato anche la sede dell’associazione. C’era da condividere la scelta del nome, chiaro richiamo alla comune origine italiana, e un programma comune di intenti. L’associazione è diventata così il punto di riferimento di un gruppo di artisti, curatori, musicisti, critici d’arte e designer di gran parte italiani che si sono stabiliti nella capitale tedesca nel corso dell’ultimo decennio. Come piattaforma interdisciplinare Peninsula ha inaugurato mostre e progetti in collaborazione con la scena artistica berlinese. Sorta di territorio aperto che si apre verso le diverse culture senza dimenticare la propria identità, ha provato a collaborazioni sempre più ampie ed internazionali.
LE ART EDITION PER AUTOFINANZIARSI
I tempi, però, sono duri anche per l’arte contemporanea. Per cercare di raccogliere fondi per finanziare l’associazione, gli artisti di Peninsula hanno indetto una call interna a cui hanno preso parte tantissimi artisti. Ne è nato un progetto editoriale, a tiratura limitata: i “Pbox”, 38 scatole, ognuna contenente una selezione casuale di 6 edizioni prodotte dagli artisti dell’associazione. Il punto di forza di Pbox è nell’eterogeneità delle pratiche artistiche messe in atto dai 38 artisti che hanno realizzato le opere. I “Pbox” prodotti saranno poi messi in vendita al prezzo simbolico di 150 euro a partire dal primo luglio.
– Mariacristina Ferraioli
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati