L’opera su Kate Moss di Edgar Askelovic all’Opera Gallery di Londra fa indignare le femministe
Si chiama MILF e rappresenta con cattivo gusto la modella Kate Moss, icona della moda degli anni ’90. Il busto, realizzato come manichino di un centro commerciale, dall’artista di Vilnius ha provocato sdegno nelle donne. E non solo.
Un nuovo esempio di cattivo gusto e scarsa originalità arriva da Londra da Edgar Askelovic (Vilnius, 1987), artista fresco di studi presso la Birmingham City University of Art and Design, attento osservatore della passione britannica per il gossip e di una linea che sembra seguire il gusto dell’artista americano Jeff Koons. Kate Moss, modella icona della moda fra gli anni ‘90 e l’inizio del Millennio, famosa nel mondo del gossip per gli eccessi della sua vita personale, viene assurta a opera d’arte e immortalata in MILF, la scultura esposta alla Opera Gallery di Londra, che ha già dato scandalo. Volendo essere esaurienti, MILF, è l’acronimo dell’espressione inglese Mother I’d Like To F***, coniata a seguito del nuovo fenomeno pornografico che ha come oggetto donne con età più avanzata rispetto alle abituali protagoniste di film hard.
UN BLUFF DA 25.000 STERLINE
Prezzo fissato: 25.000 sterline per quello che sembra il manichino di un grande magazzino, dove la volgarità posticcia della plastica diventa specchio del volto di certi ambienti che con l’arte hanno poco a che fare. Il ragazzo di Vilnius aveva comunque già fatto scalpore con David Bowie mi-homme mi-chien, e ICON (2012), dedicata” a Amy Winehouse, che in quel caso venne ridotta ad un feticcio dark. Più infantile la rilettura zoomorfa di David Bowie.
LE FEMMINISTE SI SCANDALIZZANO
Ovviamente, l’opera ha fatto subito scandalo e ha destato lo sdegno delle femministe. La notizia è poi naturalmente stata rilanciata in Gran Bretagna dalla stampa nazionale più pecoreccia, fra cui il Daily Mail, il Mirror e il Sun, periodici di gossip che hanno dato risalto ad un’opera forse da dimenticare. Siamo molto insomma ma molto lontani dalla Kate Moss dorata realizzata da Marc Quinn che aveva fatto sognare con il suo corpo conturbante.
– Niccolò Lucarelli
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