L’origine e la fotografia. Una collettiva a Verona
Fonderia 20.9, Verona – fino al 29 luglio 2017. Quattro giovani artisti entrano in dialogo nello spazio scaligero. Indagando il concetto di origine attraverso il linguaggio della fotografia.
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La residenza d’artista promossa da Fonderia 20.9, l’associazione culturale che a Verona si occupa di fotografia contemporanea, ha dato i suoi frutti: il dialogo tra quattro giovani artisti è culminato nella mostra Origo, curata da Valeria Marchi.
Entrando nello spazio in via Venti Settembre, si incontrano per primi i lavori fotografici di Nicolò Lucchi. Frutto di assemblaggi di scatti e post produzione, la fotografia che dialoga con la scultura racconta l’origine come un gioco di bambini.
Elena Grigoli rielabora le mappe della città scaligera sulle immagini fotografiche in bianco e nero dei palmi delle sue mani. Due mani, due foto, le sgorbie che incidono sulla pelle degli scatti la realtà urbanistica dalla quale l’artista proviene.
La sovraesposizione in bianco e nero di un particolare anatomico, ripetuto nelle sue diversità, forma l’alfabeto originario di Silvia Sirpresi: il corpo che diventa segno, mentre Ana Blagojevic recupera la sua origine, l’ex Jugoslavia, attraverso un viaggio fisico e visuale nel solco della scena musicale underground dei Balcani. Il progetto Recovery riporta in superficie i detriti della memoria, composta da sfaccettati elementi di percezione che si offrono allo sguardo nelle foto, nei video e nella musica di Francesco Ambrosini.
– Valeria Nicolis
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