Annunciata Transborder Biennial 2018, la doppia biennale in USA e Messico sui migranti
Si svolgerà da giugno a settembre 2018 presso le città di El Paso in Texas e Juárez in Messico la manifestazione che affronta i temi connessi all’immigrazione. Due cittadine distinte ma intimamente legate dalla vicinanza geografica e culturale che annulla qualsiasi barriera di paura e pregiudizio
Per un muro potenzialmente costruibile, se ne possono abbattere altri ben più cementificati di quelli reali, muri ideologici che separano popoli e culture dalla pacifica convivenza e integrazione. Se l’allarmante idea di costruire un “impenetrabile, fisico, alto, potente e bellissimo muro al confine sud” che separi gli Stati Uniti dal Messico per arginare gli ingressi irregolari dei migranti messicani negli USA è stato uno dei cavalli di battaglia che ha contraddistinto la campagna elettorale di Donald Trump durante la sua corsa alla presidenza degli Stati Uniti, e se i recenti tragici episodi accaduti a Charlottesville mettono drammaticamente in luce l’ondata di razzismo, xenofobia e “paura dell’altro” che sta imperversando in questo momento storico e interessa tutto il pianeta, una decisa risposta arriva proprio dal mondo dell’arte. È di questi giorni infatti la notizia che la prossima edizione di Transborder Biennial, la manifestazione che affronta i temi connessi all’immigrazione, si svolgerà dall’1 giugno al 16 settembre 2018 proprio negli Stati Uniti e in Messico. Senza dubbio, una presa di posizione coraggiosa che vuole essere anche una sorta di “modello” per i due paesi, un momento di riflessione che possa trascendere la dimensione artistica e raggiungere quella politica.
VIVERE AL CONFINE
La quinta edizione della Biennale sarà organizzata dall’El Paso Museum of Art in Texas e il messicano Museo de Arte de Ciudad Juárez. Saranno coinvolti artisti che vivono nell’area di confine tra gli USA e il Messico, una vasta zona in cui sono incluse le città di Los Angeles, Chihuahua, San Diego, Tijuana, El Paso, Juárez e San Antonio. “A livello nazionale, la gente sta parlando del confine, della sicurezza del confine, sul vivere lungo il confine, cosa che noi effettivamente facciamo”, ha dichiarato il direttore del Museo di El Paso Victoria Ramirez. “Ogni giorno migliaia di persone attraversano il confine. Vivono da un lato e lavorano dall’altro: è uno stile di vita molto ‘fluido’ qui”.
IL PUBBLICO DELLE MOSTRE ATTRAVERSERÀ IL CONFINE
Entrambi i musei organizzeranno una propria esposizione, distinte ma strettamente correlate. Gli artisti partecipanti presenteranno due opere, una per ogni museo, e allo stesso tempo ci saranno anche due curatori. La doppia biennale, insomma, “incoraggia le persone ad attraversare il confine per vedere le due mostre”, spiega Ramirez. Il Museo di El Paso ha inoltre dichiarato che i temi della biennale “possono variare da immigrazione, politica, economia, violenza e paesaggio, insieme all’esplorazione di identità personali, culturali e linguistiche legate alla regione confinante”.
DUE CITTÀ A CONFRONTO
El Paso e Juárez saranno dunque unite da questa grande manifestazione artistica sebbene, di fatto, data la loro vicinanza geografica, le due città siano in un certo senso due metà di un’unica grande città: “è come se si confrontassero due lati della stessa città, e non due diversi paesi”, continua Ramirez. Juárez è considerata una delle città più pericolose del Messico e del mondo, a causa della violenza legata alla droga e ad altri reati che sono stati tra le questioni evidenziate delle precedenti edizioni della Biennale. Ma come sottolinea ancora Ramirez, la città non è solo criminalità e violenza, ma è anche una “comunità bi-nazionale multiforme e per questo l’arte è molto intrigante”.
– Desirée Maida
Transborder Biennial
Dall’1 giugno al 16 settembre 2018
El Paso Museum of Art, Texas
Museo de Arte de Ciudad Juárez, Messico
http://www.elpasoartmuseum.org/
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati