Arte e cerchi magici. Anna Boghiguian al Castello di Rivoli

Castello di Rivoli ‒ fino al 7 gennaio 2018. Anna Boghiguian trasferisce il suo atelier dal Cairo al Castello di Rivoli. Per una retrospettiva che porterà l’artista di origine armena anche alla Sharjah Art Foundation.

Negli spazi della Manica Lunga del Castello di Rivoli risuona una ballata di pianoforte che introduce nel mondo narrativo di Anna Boghiguian (Il Cairo, 1946). La mostra prende corpo con l’opera ZYX-XYZ, il primo volume realizzato a mano dall’artista tra il 1981 e il 1986 e composto da un centinaio di pagine eseguite a tecnica mista (gouache, acquerello, pastello e collage).
In questi lavori, dal fascino espressionista, l’artista di origini armene combina un vibrante segno pittorico e un’intensa scrittura poetica, che nasce da una personale riflessione sul viaggio, inteso come esperienza esistenziale e allo stesso tempo come eterno cerchio magico che coinvolge ripetutamente le dinamiche della vita e della morte. Nel processo di lavorazione della carta, le pagine dei libri acquistano una consistenza fisica con la tecnica dell’encausto (cera fusa colata direttamente sui disegni). Per Anna Boghiguian il libro d’artista, che dagli Anni Ottanta a oggi diviene la sua cifra stilistica, è il punto di partenza e di arrivo di un percorso di sperimentazione che si evolve non solo matericamente ma anche concettualmente.
Negli anni la ricerca di Anna Boghiguian cambia dimensione e, da quella contenuta dei libri, l’artista conquista lo spazio espositivo, come nell’installazione A Play to Play del 2013, tratta dalla commedia The post office del poeta bengalese Tagore. Nell’opera di Boghiguian la narrazione del testo teatrale diviene installazione attraverso la realizzazione, con elementi poveri, di sculture in cartapesta, disegni e pupazzi di carta ritagliati che danno voce alle contestazioni indiane in ambito scolastico imposte dalla colonizzazione britannica.

Anna Beghiguian, The Salt Traders, 2015. Installation view at 14th Istanbul Biennial

Anna Beghiguian, The Salt Traders, 2015. Installation view at 14th Istanbul Biennial

PROTEGGERE IL FUTURO

Nell’analisi artistica e critica rivolta da Anna Boghiguian alla società, i vecchi e nuovi problemi che caratterizzano la crisi degli Stati moderni si ripropongono con soluzione di continuità e senza un concreto processo risolutivo. Con la grande installazione The Salt Trades, esposta nel 2015 alla Biennale di Istanbul, il racconto di Anna Boghiguian diviene sempre più sensoriale e coinvolgente perché veicolato da grandi tele dipinte, frammenti di imbarcazioni, strutture lignee e grossi cumuli di sale e sabbia. Attraversare l’allestimento immaginato dall’artista, e ispirato alla storia del commercio del sale nel mondo, significa affrontare e riflettere sul tema del viaggio che ci conduce in un mondo post apocalittico causato dall’attuale emergenza ecologica.
Anche dalla serie dei vivaci disegni e dei crudi collage ispirati all’episodio di Friedrich Nietzsche, che difende il cavallo in piazza Carignano a Torino dai colpi dell’assalitore (realizzati quest’anno in occasione della residenza al Castello di Rivoli), emergono attenzione e sensibilità nei confronti della vita e della natura; proteggere ciò che ci circonda per salvare la bellezza. Come un riferimento contemporaneo all’immagine dell’uroboro, la mostra di Anna Boghiguian, dalla forza espositiva enciclopedica e poetica, mette in scena una lettura critica del passato, analizza e discute le problematiche del presente per preservare il futuro dai disastri ambientali dell’uomo.

Giuseppe Amedeo Arnesano

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Giuseppe Arnesano

Giuseppe Arnesano

Storico dell'arte e curatore indipendente. Laureato in Conservazione dei Beni Culturali all'Università del Salento e in Storia dell'Arte Moderna presso l'Università La Sapienza di Roma. Ha conseguito un master universitario di I livello alla LUISS Master of Art di Roma.…

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