Essere e osare. Luca Maria Patella a Firenze
Galleria Il Ponte, Firenze ‒ fino al 10 novembre 2017. Grafica, fotografia, video, installazione, performance e, naturalmente, acuto uso della parola scritta: accompagnata da un robusto catalogo, la nuova mostra dell’artista romano stimola appassionanti processi di decodificazione.
![Essere e osare. Luca Maria Patella a Firenze](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/10/Luca-Maria-Patella-Vasa-Physiognòmica-1983--1024x683.jpg)
Per il suo ritorno a Firenze, Luca Maria Patella (Roma, 1934) lancia un numero imprecisato di “sfide” agli osservatori. Curata da Alberto Fiz e scelta come avvio della nuova stagione espositiva della Galleria Il Ponte, per i cui spazi è stata concepita, la mostra NON OSO / OSO NON essere conduce nell’universo dell’artista, storicamente svincolato da regole interpretative univoche, attraverso fotografie sperimentali, film-opera – come Terra animata (1965-67), una “key-work in the history of Land-art” – lavori site specific e una selezione di “opere significanti”. Si penetra in questa pluralità di stimoli e visioni – cui vanno a sommarsi le performance Campanaro e Nuda, salvo che involta in un drappo sanguigno leggeramente, svoltesi in occasione dell’opening ‒ dopo aver oltrepassato una sorta di “barriera fisica”. A definirla è lo stretto passaggio tra l’ingresso e la principale sala espositiva, marcato dai Profili del Duca di Montefeltro a tutt’altezza, a loro volta posti in relazione con le riproduzioni marmoree dei Duchi di Urbino di Piero della Francesca ‒ oggi alla Galleria degli Uffizi – nei due Vasi Fisiognòmici. Da questo punto in poi, nell’intensificarsi di un abbraccio che cinge Dante, Diderot e Duchamp, fra riferimenti di natura astronomica, rimandi alla chimica strutturale ed echi di psicologia analitica, il visitatore acquisisce la consapevolezza di “essere preda” dei tentacoli delle immagini e della lingua. Quest’ultima, in particolare, passo dopo passo, svela un inesauribile vigore, tra “capricci”, ambivalenze e insidie lessicali.
‒ Valentina Silvestrini
![Luca Maria Patella, Cosmo di Montefolle, 1985-86](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/10/Luca-Maria-Patella-Cosmo-di-Montefolle-1985-86--768x512.jpg)
![Luca Maria Patella, Nuda, salvo che involta in uno drappo sanguigno leggeramente, 2017](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/10/Luca-Maria-Patella-Nuda-salvo-che-involta-in-uno-drappo-sanguigno-leggeramente-2017-768x535.jpg)
![Luca Maria Patella, Vaso fisiognomico di Battista Sforza, (1982) 2017](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/10/Luca-Maria-Patella-Vaso-fisiognomico-di-Battista-Sforza-1982-2017-768x1152.jpg)
![Luca Maria Patella, Inscripción para el sepulcro de Domínico Greco (Luís de Góngora)](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/10/Luca-Maria-Patella-Inscripci%C3%B3n-para-el-sepulcro-de-Dom%C3%ADnico-Greco-Lu%C3%ADs-de-G%C3%B3ngora-768x1135.jpg)
![Luca Maria Patella, Vasa Physiognòmica, 1983](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/10/Luca-Maria-Patella-Vasa-Physiogn%C3%B2mica-1983--768x512.jpg)
![Luca Maria Patella, Le vol entier de Vénus, 1989](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/10/Luca-Maria-Patella-Le-vol-entier-de-V%C3%A9nus-1989--768x512.jpg)
![Luca Maria Patella, Cosmo di Montefolle, 1985-86](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/10/Luca-Maria-Patella-Cosmo-di-Montefolle-1985-86-768x512.jpg)
![Luca Maria Patella, Campanaro, 2017](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/10/Luca-Maria-Patella-Campanaro-2017--768x1151.jpg)
![Luca Maria Patella, Biglietto d'autobus ecc.ecc., 1966](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/10/Luca-Maria-Patella-Biglietto-dautobus-ecc.ecc_.-1966-768x515.jpg)
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