Da Pariscope a Periscope. Nanni Balestrini a Milano
MAAB Gallery, Milano ‒ fino al 3 novembre 2017. La galleria meneghina presenta “Periscope”, una serie di collage inediti di Nanni Balestrini. Un progetto multisensoriale e multidisciplinare, al confine tra poesia visiva e arte.
Quadri da leggere? Pagine da guardare? Alle pareti di MAAB, una luminosa white box dalla volta a botte, sono appesi 21 collage di Nanni Balestrini (Milano, 1935; vive a Roma e Parigi), opere a metà tra arte e letteratura. Il titolo della serie, Periscope, è un gioco di parole che però rimanda al mondo delle immagini: un’alterazione di Pariscope (la rivista da cui sono ritagliati i materiali dei collage) che, evocando lo strumento ottico utilizzato per esplorare l’intero giro dell’orizzonte, riporta al movimento di lettura della realtà simile a una panoramica a 360 gradi, realizzato dall’artista. Se per l’ormai classico Peter Bürger “collage e montaggio presuppongono la frammentazione della realtà e descrivono il processo di costruzione dell’opera”, il neoavanguardista cut and paste di Balestrini trasla il piano di lettura dal microcosmo Parigi (Pariscope, chiusa a ottobre 2016, era dedicata agli eventi cittadini) a una raffigurazione allegorica, cinematica e pre-ipertestuale del macromondo. Parole, numeri e immagini sono schegge ricomposte (con esiti discontinui ma nell’insieme convincenti) di un paradossale caos mediatico-poetico.
‒ Margherita Zanoletti
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