Nuova sede per Contemporary Cluster di Giacomo Guidi. A Roma, in un Palazzo del 1600
Giacomo Guidi cambia sede portando la sua galleria Contemporary Cluster, con un format che incrocia le diverse arti, a Palazzo Cavallerini Lazzaroni. Inaugurando con un percorso visivo-olfattivo.
Parte il 25 novembre la nuova stagione – giunta al quinto episodio – del progetto Contemporary Cluster di Giacomo Guidi, controverso gallerista romano che, dopo tante gallerie e non poche polemiche, ha trovato una sua dimensione nella realizzazione di un format di promozione ed esposizione dell’arte caratterizzato dalla contaminazione tra diverse discipline. “Cluster sarà un luogo attivo simultaneamente sui settori dell’arte visiva, della fotografia, del video”, raccontava Guidi ad Artribune nel corso di una lunga intervista che chiariva anche alcuni aspetti circa le sue esperienze precedenti, “ma anche gioielli-metalli-design-fashion design-musica-veicoli (moto e macchine)”. Ma non saranno più gli spazi industriali dell’Aventino ad accogliere questa commistione di generi, bensì la nuova sede romana di Palazzo Cavallerini Lazzaroni, in Via dei Barbieri al civico sette. Si tratta dei locali che fino a qualche anno fa furono di Spazio Sette, a lungo il negozio di design più importante della città, chiuso da almeno 4 anni.
LA LOCATION
“Palazzo Cavallerini Lazzaroni, costruito nel XVII secolo, è un palazzo di quattro piani che si trova dietro al Teatro Argentina e mai prima d’ora mi ero confrontato con uno spazio preesistente, lavorando sempre sulla riqualificazione di luoghi semi-industriali per un discorso di neutralità del contenitore”, ci racconta Guidi. “Mentre ora, la caratteristica stratificazione di questo palazzo, con interventi architettonici di vari periodi che interessano sia gli affreschi che i pavimenti, è congeniale ad ospitare questo tipo di progetto che si muove tra dinamiche progettuali e produttive di molti settori diversi”. Un cambio di sede che condurrà inevitabilmente anche ad un’evoluzione del format Contemporary Cluster: “Palazzo Cavallerini Lazzaroni mi permetterà, infatti, di separare la parte relativa alle mostre, che sarà ospitata nel piano più alto e affrescato, da quella commerciale, molto ampliata e coordinata da un diverso capo-settore”, aggiunge Guidi. “Infatti, rispetto all’anno scorso, i brand di moda coinvolti saranno cinque e saranno visibili al piano terra del palazzo”. Mentre al piano intermedio si potrà venire a lavorare in uno spazio arredato finemente e usufruire di un bookshop con cinque editori. Ci sarà, inoltre un bar sempre aperto al servizio degli ospiti, con una parte sonora di costante accompagnamento, “ma non sarà né un club, né una discoteca”, precisa Guidi, “piuttosto la sala lounge di un hotel”.
DIALOGHI TRA ARTE E DESIGN
Per l’apertura del nuovo spazio di Via dei Barbieri, Contemporary Cluster #5 presenta, così, per la prima volta al pubblico italiano la personale di Tadao Cern (Vilnius, 1983), giovane artista lituano che per l’occasione ha realizzato – in esclusiva per il progetto romano – alcune nuove opere dalle serie Hanging Paintings (2017) e Chromatic Aberration (dal 2016): i primi degli oggetti-scultura in metallo e lana tinta, nati dalle suggestioni dei ricordi d’infanzia; i secondi olii su tela che incontrano da un lato l’architettura, dall’altro la fotografia. In quest’ottica, la mostra presso la nuova sede di Contemporary Cluster propone, in un tutt’uno con le opere d’arte visiva, gli accessori, i gioielli e le fragranze ispirate da Tadao Cern a due noti brand attivi da anni nei settori del jewellery design e dello scent design: Okiiko e Blood Concept. Nasce così uno spazio in cui il dialogo tra opera d’arte, gioielleria e profumeria ripercorre le nuove potenzialità discorsive del contemporaneo. In occasione della mostra verrà inoltre presentato il magazine Flewid, creato da Emi Marchionni e distribuito in Italia e all’estero dalla Pineapple Media Limited. Infine, il dj e producer Sebastien Bromberger – cofondatore dell’etichetta francese Modelisme, con sede a Marsiglia – accompagnerà tutta la serata con una accurata selezione musicale che spazierà dalle sonorità dell’indie nu disco a quelle della deep techno, passando per la musica house e dub.
-Claudia Giraud
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