Un anno di Officina della Scrittura a Torino. Una mostra di Street art la celebra
Il primo museo nel mondo dedicato alla cultura del segno che ha sede a Torino negli stabilimenti della penna Aurora festeggia un anno di vita. E lo fa con una mostra di writing e derivati. Ecco le foto
Festeggia un anno di vita e il traguardo di 10mila visitatori Officina della Scrittura, il primo museo al mondo dedicato alla cultura del segno che ha trovato casa negli stabilimenti dove si produce la prima vera stilografica italiana: l’Aurora. “In un Paese in cui è complicato fare le cose noi abbiamo fatto un museo in tredici mesi”. Sono parole di Cesare Verona, Presidente e Amministratore Delegato del noto marchio italiano, a latere dell’inaugurazione – che si è svolta in occasione del compleanno del museo il 1 ottobre – di Street Arts Volant!. La mostra è un excursus su una forma d’arte che negli ultimi anni ha ricevuto una legittimazione universale e parte dagli anni ‘80, con contributi di artisti di fama internazionale come Rammellzee (l’opera è un prestito di Avantgarden Gallery di Milano), fino agli odierni Chaz Bojorquez, Etnik, Galo e Opiemme. Con un murale permanente dei Truly su parte degli 800mq della terrazza che la prossima estate accoglierà anche il ristorante del museo. “Quello che può sembrare un atto di vandalismo, rivela talvolta cortocircuiti concettuali inaspettati e legami profondi con la nozione tradizionale di arte”, spiega Ermanno Tedeschi, qui alla sua terza mostra presso lo spazio Scripta Volant che cura all’interno del museo: “la tag, ovvero la firma del writer, è il prodotto di una rielaborazione grafica che dal carattere canonico porta alla definizione di un’immagine pittorica nuova, segno di unicità e identità ”. Ecco le foto.
– Claudia Giraud
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