Simboli e geometrie. Betty Danon a Napoli
Galleria Tiziana Di Caro, Napoli ‒ fino al 25 novembre 2017. I collage geometrici ed essenziali di Betty Danon sono esposti per la prima volta nella galleria napoletana. In una mostra che racconta l’iniziale produzione dell’artista, incentrata sull’espressività inconscia delle forme geometriche pure, segni di una scrittura simbolica e archetipale.
Collage di fogli ricomposti secondo figure e segni che rimandano ad altro da sé e campiture di grigi stese su tela come caratteri tipografici compongono la mostra Geometrie anni Settanta: tra logico e poetico, programmato e casuale di Betty Danon (Istanbul, 1927 – Milano, 2002), per la prima volta da Tiziana Di Caro. Il titolo della mostra esplicita la datazione delle opere, realizzate tra il 1969 e il 1973, periodo in cui l’artista, addentratasi nella psicologia analitica di C. G. Jung, si concentra sulla rappresentazione e l’uso dei simboli desunti dalla geometria: il cerchio, il quadrato e il rettangolo, fino ad arrivare al mandala.
Creando accostamenti grafici che penetrano l’abituale indolenza percettiva dello spettatore, Betty Danon ribadisce, senza pedanteria, l’esistenza del forte legame tra l’inconscio e le partiture visive dettate dalla commistione di forme geometriche pure. La ripetitività dei motivi geometrici diviene lo strumento per l’identificazione del sé, presupposto per la ricerca di quella spiritualità che la Danon colloca alla base dell’esperienza umana e artistica.
‒ Francesca Blandino
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