E lo chiamano lavoro. Vivere da artista a Berlino
Appena entrati nello spazio espositivo, subito si è pervasi da un senso di appagamento visivo: si notano la prevalente presenza del bianco e del nero, le piccole dimensioni delle opere e l’utilizzo di molte tecniche elusive volte a disconoscere il materiale ordinario, reinventandolo e adeguandolo ai nuovi spunti che la società offre. Questa è l’estetica […]
![E lo chiamano lavoro. Vivere da artista a Berlino](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/11/Wir-nennen-es-arbeit.-Exhibition-view-at-Opere-Scelte-Torino-2017.jpg)
Appena entrati nello spazio espositivo, subito si è pervasi da un senso di appagamento visivo: si notano la prevalente presenza del bianco e del nero, le piccole dimensioni delle opere e l’utilizzo di molte tecniche elusive volte a disconoscere il materiale ordinario, reinventandolo e adeguandolo ai nuovi spunti che la società offre. Questa è l’estetica che accomuna i lavori che, attraversando più generazioni di artisti – da Heiner Franzen e Manfred Peckl a Birte Bosse e Jeewie Lee – con ironia e risolutezza dispiega il ventaglio di possibilità interpretative della Berlino di oggi.
Di oggi, ma anche del futuro. Come lo stesso titolo richiama – è infatti tratto dall’omonimo libro di Holm Friebe e Sascha Lobo –, le opere dei 57 artisti in mostra evocano la sovrapposizione critica tra lavoro, vita e “produzione” artistica e il rapporto tra organico e tecnologico, tra individuo e città, tra tecnica e rappresentazione.
La mostra offre all’osservatore una vera e propria mappa orientativa della scena artistica di Berlino; un repertorio che, per gli appassionati come per i neofiti, aggiorna enciclopedicamente – ma con molta meno schematicità – le aspettative dell’arte odierna.
‒ Federica Maria Giallombardo
![Sven Drühl, S.B. Undead, 2017](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/11/Sven-Dr%C3%BChl-S.B.-Undead-2017-768x284.jpg)
![Julia Lia Walter, OT, 2017](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/11/Julia-Lia-Walter-OT-2017-768x540.jpg)
![Karsten Konrad, Mattscheibe, 2017](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/11/Karsten-Konrad-Mattscheibe-2017-768x859.jpg)
![Stefan Draschan, Berlin Mitte, 2017, dalla serie Cars matching homes](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/11/Stefan-Draschan-Berlin-Mitte-2017-dalla-serie-Cars-matching-homes-768x949.jpg)
![Matthias Beckmann, Boy in the old masters picture gallery, 2017](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/11/Matthias-Beckmann-Boy-in-the-old-masters-picture-gallery-2017-768x512.jpg)
![Thomas Zipp, Mannequin on chair, 2017](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/11/Thomas-Zipp-Mannequin-on-chair-2017-768x512.jpg)
![Wir nennen es arbeit. Exhibition view at Opere Scelte, Torino 2017](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/11/Wir-nennen-es-arbeit.-Exhibition-view-at-Opere-Scelte-Torino-2017--768x512.jpg)
![Wir nennen es arbeit. Exhibition view at Opere Scelte, Torino 2017](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/11/Wir-nennen-es-arbeit.-Exhibition-view-at-Opere-Scelte-Torino-2017-768x512.jpg)
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