Diario di un viaggio in India. Nishant Shukla a Cagliari
CFC, Cagliari ‒ fino al 26 novembre 2017. Mostra d’esordio in Italia per il talentuoso fotografo anglo-indiano Nishant Shukla. Un viaggio alle sorgenti del Gange alla ricerca di sé.
È il racconto di un viaggio, quello di Nishant Shukla (Liverpool, 1982), ma non di un viaggio qualunque bensì di una missione per conto del nonno morente alla ricerca di una fonte sorgiva dalle proprietà miracolose. Cinque viaggi in sei anni e qualcosa come milleseicento scatti, ha sortito la singolare richiesta, ma di quella fonte nessuna traccia.
“Piangere è un rituale di purificazione per l’anima. Sto purificando me stesso dall’interno. Voglio essere pronto per il nostro incontro”, si legge tra le note allestite insieme alle immagini in mostra. Inconsapevolmente l’artista ha innescato quel processo di catarsi, di purificazione dello spirito dai gravami e dalle impurità del corpo ritornando più volte, dal 2011 al 2016, sul ghiacciaio di Gangotri, alle sorgenti del Gange. Dove vette dalle nevi perenni da cui nascono i fiumi sacri indiani, tra enormi massi levigati dal vento e foreste di abeti, lasciano spazio a caverne abitate da asceti induisti. Uomini che vivono di sacrifici e mortificazione della carne, immortalati dove tutto è silenzio e calma. Dove il tempo si è fermato per cedere il passo alla più profonda spiritualità.
Il tutto è confluito in un catalogo che si configura come un prezioso taccuino di viaggio da collezionare dove, oltre a piccoli particolari di rocce e piante che sembrano provenire da antichi erbari, si leggono annotazioni di dialoghi e pensieri affiorati durante le lunghe e faticose camminate alla ricerca di sé.
– Roberta Vanali
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