La prima volta di Luigi Presicce con la scultura. Un bassorilievo per il Castello di Conversano
L’artista presenta un’installazione permanente pensata per il Castello di Conversano, che sarà inaugurata il 16 dicembre. Il progetto racconta il dialogo tra religioni e culture, con ispirazioni di sapore moresco.
‘La lotta imperitura con gli Ottomani’, bassorilievo in bronzo firmato Luigi Presicce chiude, nel Castello di Conversano, il progetto ‘Arte Open Air. Sculture all’aperto’, promosso della Fondazione Pino Pascali nell’ambito del ‘SAC Mari tra le mura ‘ e curato da Rosalba Branà, Antonio Frugis, Susanna Torres e Nicola Zito. L’opera dell’artista salentino completa l’iniziativa che punta all’inserimento permanente di sculture nei luoghi dei Sac, di cui, oltre Conversano, fanno parte anche il Castello di Mola di Bari, il Museo del Fischietto di Rutigliano, il giardino delle sculture della Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare. L’obiettivo è quello di innestare in un percorso turistico, un museo di arte contemporanea ‘en plein air’, fatto da opere connesse all’identità delle location e dunque in grado di potenziarne l’offerta culturale.
UN MEDIUM INCONSUETO
Presicce, votato per l’occasione ad un medium per lui inconsueto, inanella rimandi multilinguistici tra passato e presente contando su suggestioni da un universo moresco in odore di guerra santa. Sullo sfondo di un contemporaneo immerso in fondamentalismi che rigurgitano il più retrivo medioevo, il sincretismo di Presicce parte da suggestioni locali, cioè dal ‘Duello tra Raimondo di Tolosa ed Argante’ del ciclo della Gerusalemme liberata di Paolo Finoglio (ospitato nella Pinacoteca comunale di Conversano), e arriva alla Medea di Pasolini senza dimenticare creature provenienti da un bestiario che tiene insieme Occidente cristiano e Oriente induista con una focalizzazione metastorica dei moderni conflitti religiosi.
– Marilena Di Tursi
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati