Sino alla fine del mare. L’arte fa tappa in Salento
Lastation e sedi varie, Gagliano del Capo ‒ fino al 14 gennaio 2018. L’associazione culturale Ramdom promuove una serie di interventi artistici nel territorio salentino. Dando spazio a una riflessione sulla comunità locale in dialogo con gli input esterni.
Gli obiettivi perseguiti da Ramdom, associazione di produzione culturale e artistica di Gagliano del Capo, fondata nel 2011 dal curatore Paolo Mele e dall’artista Luca Coclite, riguardano soprattutto il territorio nel suo intreccio di forme, di relazioni e di pratiche naturali e sociali. Perimetri mentali, identitari o geografici sono spesso alla base d’indagini eterogenee sull’uso collettivo dei luoghi di confine, come del resto sono quelli salentini. Pertanto, anche la mostra di chiusura della residenza Sino alla fine del mare, promossa da Ramdom (con il sostegno di Arti Visive SIAE | Sillumina ‒ Copia privata per i giovani, per la cultura e MiBACT) si orienta su questo fronte.
GLI ARTISTI
Quattro gli artisti selezionati, Simona Di Meo, Roberto Memoli, Nuvola Ravera e Jacopo Rinaldi, che presentano lavori negli spazi espositivi di Lastation, sia al primo piano della Stazione Ferroviaria Gagliano ‒ Leuca sia in altri luoghi cittadini.
A legare gli interventi, come richiesto dal progetto Indagine sulle Terre Estreme, una lettura delle prerogative e delle curiosità territoriali a uso dei residenti e dei turisti. Suoni e immagini sono, per Roberto Memoli, un’occasione per riproporre con Verderame riti sopiti, come il fuoco del solstizio d’inverno, un tempo allestito al centro del paese o per costruire un “alert” sulla malattia che falcidia gli ulivi.
Con Jacopo Rinaldi, il “come eravamo” locale riemerge e torna a vivere accompagnando dinamicamente il presente con immagini retrò del paesaggio, recuperate attraverso cinegiornali degli Anni Trenta e poi riprodotte sulle tendine della carrozza ferroviaria in servizio da Gagliano a Leuca. Luoghi dove, peraltro, fonemi italiani, greci e albanesi si mescolano autonomamente e diventano per Simona Di Meo materia d’elezione per il suo Crossing borders is an intimate act. Testimonianze raccolte oltrefrontiera che, unite a quelle della comunità autoctone, animano una campagna di pubblica affissione.
NUVOLA RAVERA E LUCA COCLITE
Più immateriale la proposta di Nuvola Ravera con il suo Le storie dell’azzurro. Pratiche sulla soglia per malattie immaginarie, narrazioni sincopate raccolte in loco e rielaborate in performance.
Ramdom ospita anche il video Hall di Luca Coclitesull’ex centro di permanenza temporaneo Regina Pacis a San Foca, prima colonia estiva per bambini poi centro di accoglienza per profughi e luogo di inquietanti episodi di violenza, ora in procinto di trasformarsi in resort. Hall lega le tre vite della struttura, attualmente un protervo ecomostro, seguendo una sua vocazione costante, l’accoglienza che, in rapporto alle diverse destinazioni d’uso, può generare conflitti o piacevoli condivisioni.
‒ Marilena Di Tursi
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