Sol LeWitt e il paradigma del modulo. A Milano
Fondazione Carriero, Milano ‒ fino al 23 giugno 2018. Francesco Stocchi e Rem Koolhaas, in stretto dialogo con la famiglia dell’artista, compongono un itinerario retrospettivo su Sol LeWitt. Con opere fondamentali per comprendere la genesi del pensiero di un maestro paradigmatico.
È una mostra di relazioni tra discipline quella che si sviluppa sui tre piani della Fondazione Carriero. Dopo il duetto tra Fontana e Leoncillo e Pascali lo sciamano, l’istituzione privata continua a distinguersi per una programmazione di respiro internazionale con la mostra su Sol LeWitt (Hartford, 1928 – New York, 2007), rigorosa nelle scelte e nell’impostazione curatoriale, affidata a Francesco Stocchi. Al maestro americano è dedicato questo progetto in cui sembra che l’architettura quattrocentesca che ospita la fondazione si pieghi da un punto di vista spaziale alle esigenze formali e allestitive dei wall drawing, come accade con il numero 46, che si staglia su tutta la parete dei tre livelli della scala interna dell’edificio.
Sette fondamentali lavori a muro e sedici sculture costituiscono un percorso antologico, concepito in stretto dialogo con l’altro curatore, l’archistar Rem Koolhaas. La complessità del percorso rivela la pluralità degli interessi e delle prospettive dell’opera di LeWitt, tra concettuale e minimalismo, tra geometrie rigorose e libere interpretazioni delle regole dei suoi moduli.
‒ Lorenzo Madaro
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