Il collezionista Jorge Pérez accusa Miami di “punire” i musei che espongono artisti cubani
Jorge Pérez, il magnate che ha finanziato la costruzione del Pérez Art Museum di Miami, nel clou della settimana di Art Basel ha accusato l’amministrazione comunale di aver tagliato i fondi al suo museo per ragioni di natura più politica che culturale. Il presunto motivo? Aver ospitato una mostra di artisti cubani
Se in questi giorni i riflettori dell’art system internazionale sono stati puntati sulla soleggiata Miami e la sua ricca art week – contraddistinta da un fitto calendario di fiere capeggiate da Art Basel e Design Miami e da una variegata offerta di mostre presso musei e gallerie della città – giungono però anche notizie che hanno poco in comune con il mood frizzante che ha caratterizzato la settimana dell’arte. Jorge Pérez, il magnate del mercato immobiliare americano presidente della Related Group e noto collezionista d’arte, ha accusato la contea di Miami-Dade di aver tagliato i finanziamenti del museo d’arte a suo nome – il Pérez Art Museum – come “punizione” per aver organizzato una mostra dedicata ad artisti cubani che vivono e lavorano a Cuba. Scelta curatoriale, questa, che – secondo l’imprenditore argentino di origini cubane – non sarebbe stata gradita dall’amministrazione della contea che, invece, ha preferito assegnare i fondi precedentemente promessi al Pérez Museum all’American Museum of the Cuban Diaspora, istituzione che espone solo opere di artisti cubani che hanno lasciato l’isola a causa del regime di Fidel Castro. Insomma secondo i governanti di Miami (per la maggior parte peraltro cubani fuggiti da Cuba) si è veri cittadini dell’isola solo se la si è lasciata a favore degli States…
IL MUSEO E LA MOSTRA DELLA DISCORDIA
Progettato da Herzog & deMeuron e inaugurato nel 2013, il PAMM – Pérez Art Museum Miami è stato finanziato da Jorge Pérez, che inoltre ha donato al museo parte delle sue collezioni e continua a essere uno dei suoi principali sostenitori. Attualmente al PAMM è in corso On the Horizon: Contemporary Cuban Art from the Jorge M. Pérez Collection, mostra che raccoglie una selezione di opere di artisti cubani contemporanei donati al museo da Pérez. Scopo dell’esposizione è quello di restituire una visione generale dello scenario artistico cubano degli ultimi trent’anni, contestualizzandolo all’interno del panorama sociale e politico dell’isola. Una scelta curatoriale che però, stando alle parole di Pérez, non è stata apprezzata dalla contea di Miami-Dade, che ha dirottato 550mila dollari destinati al PAMM verso il Museo Americano della Diaspora Cubana, piccola istituzione inaugurata lo scorso gennaio che, al contrario del PAMM, espone solo opere di artisti che hanno lasciato l’isola a causa del regime comunista. “Avrebbero potuto prendere i soldi da altri musei su una base di parità”, ha dichiarato Jorge Pérez a The Art Newspaper. “Li hanno presi solo dal PAMM. Questa è stata sicuramente una mossa orchestrata ed è stata una punizione per la nostra mostra”.
LE RAGIONI POLITICHE SOTTESE
La disputa sull’erogazione dei finanziamenti pubblici a favore dei musei in realtà mette in luce un problema più profondo, che trova la sua radice all’interno della comunità cubano-americana di Miami, spaccata tra coloro che sostengono l’embargo commerciale degli Stati Uniti contro il regime di Castro, e coloro che invece si oppongono. “Il protrarsi dell’embargo e della retorica di Cuba e degli Stati Uniti l’uno contro l’altro non ha portato a nulla se non alla sofferenza del popolo cubano”, ha dichiarato Pérez, che nel 2016 ha fatto parte della delegazione che ha accompagnato l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama a Cuba finalizzata al riavvicinamento tra i due paesi. Un disgelo diplomatico che oggi però, con Trump, sta vedendo una rapida inversione di rotta. “Il presidente Trump”, continua Pérez, “sta dando nuovamente credito alla destra radicale della comunità cubana. E i politici lo stanno usando”. La contea di Miami-Dade, dal canto suo, alle accuse mosse da Pérez risponde con argomenti che non hanno – almeno in apparenza – niente a che vedere con ragioni di natura politica, bensì culturale. “È stato premiato il Museo Cubano della Diaspora per il buon lavoro che sta facendo”, ha dichiarato Esteban Bovo Jr., presidente cubano-americano della contea che ha votato per la misura di finanziamento. “Sono a conoscenza della mostra al PAMM. Ne ho parlato con il signor Peréz. Ma non ho considerato ciò che abbiamo fatto come una punizione”.
– Desirée Maida
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