Arte e sperimentazione. Una collettiva a Roma
Galleria Richter Fine Art, Roma – fino al 31 gennaio 2018. Un laboratorio di sperimentazione libera nell’unico confine del mezzo pittorico. La collettiva di Dario Carratta, Alessandro Giannì, Katarina Janeckova e Silvio Saccà.
Un telo verde nella sala d’entrata della Galleria Richter Fine Art, da lì l’esplosione. È COM surrogate, il malware che modifica i dati del sistema operativo Windows. L’hard disk scoppia e quattro artisti, diversissimi tra loro, con in comune solo il mezzo pittorico e l’anagrafica, si immergono nel progetto ideato dal gallerista Tommaso Richter. Dario Carratta, Alessandro Giannì, Katarina Janeckova e Silvio Saccà si connettono in questo laboratorio di sperimentazione e danno vita a un’immagine articolata e multiforme.
Dimensione dionisiaca, tra desiderio e rabbia, quella di Carratta. Segno irruento e dinamico quello di Giannì. Esplorazione psicologica del reale in chiave ludica quella della Janeckova. Ermetica e di difficile approccio l’opera di Saccà. La libertà è il carattere distintivo della collettiva e si ritrova appieno nella fanzine creata nella galleria: un documento identitario messo a punto da artisti e visitatori, giorno dopo giorno, e che sostituisce di fatto il catalogo.
‒ Barbara Bologna
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