Le difficoltà dell’arte impegnata. Per-Oskar Leu a Roma
1/9 – Unosunove Arte Contemporanea, Roma ‒ fino al 3 febbraio 2018. Un allestimento scenografico, quasi una piazza imbandierata per una manifestazione, è funzionale alla concettualità di questa mostra “impegnata”.
Mostra manifesto sulla necessità dell’impegno anche per gli artisti, consapevoli che si può anche uscire sconfitti. A uno di questi rende omaggio Per-Oskar Leu (Oslo, 1980): l’accostamento fra le opere di Gustave Courbet (sulle riproduzioni delle copertine del catalogo storico della rivista Mieux Vivre) e le raffinate cravatte Charvet, la cui boutique si trova in place Vendôme, rimanda all’insurrezione comunarda del 1870 (cui prese parte anche Courbet) e al suo soccombere a fronte della reazione della borghesia moderata.
Con sottile intelligenza, Leu indaga le ipocrisie del capitalismo travestito da liberalismo, dove quella cravatta, appesa come una sorta di coccarda, è in realtà il cappio vessatorio del potere borghese del denaro sul potere dell’idea, responsabile di quei conflitti sociali che, come suggerisce il titolo della mostra, può sfociare in ben più gravi conflitti armati, sollevati in nome di un’idea. Destinata però a cadere.
‒ Niccolò Lucarelli
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