Smart working e arte. Nelle sedi di Copernico la prima mostra estesa in Italia
10 mostre degli artisti Giorgio Milani, Sabrina D’Alessandro e Opiemme, in quattro sedi della società di smart working Copernico in tre città: Milano, Torino, Roma. Un viaggio itinerante sulla parola nell’arte, lungo un anno
Nel febbraio del 2015 nasce Copernico Milano Centrale, lo spazio di 15 mila metri quadri dedicato al lavoro collaborativo che si trova al civico 38 di via Copernico, in un grande palazzo a ridosso della Stazione Centrale e che negli anni è arrivato a ospitare non solo start up, ma anche imprese strutturate come Amazon, LinkedIn e Booking.com. Uno sviluppo costante, tale da trasformare questa piattaforma, dedicata al business e al suo incremento grazie alle potenzialità relazionali dei suoi ambienti, in una holding che gestisce attualmente 12 edifici in Italia e all’estero, pari a 55mila mq, con oltre 4mila utenti che quotidianamente utilizzano i suoi spazi come sede di lavoro e luogo preferenziale per meeting ed organizzazione di eventi. Con un occhio di riguardo anche per l’arte. Dal 2016 Copernico ospita, infatti, nel suo Art Basement la Whitelight Art Gallery, galleria di arte contemporanea fondata da Giorgia Sarti e Marta Menegon, come evoluzione dello Spazio San Giorgio di Bologna. Una collaborazione che da quest’anno promette di diventare più solida e articolata con la presentazione – il prossimo 30 gennaio – del progetto di Parole faccio Arte: un percorso sul potere del linguaggio e sulla sua rappresentazione nell’arte visiva che toccherà, nel corso di tutto il 2018, quattro sedi di Copernico in Italia – due a Milano, poi Torino e Roma – con le personali degli artisti Giorgio Milani, Sabrina D’Alessandro e Opiemme.
L’OPINIONE DI PIETRO MARTANI
“In un mondo in cui le parole vengono spesso maltrattate, usate velocemente, adattate e forse piegate alle esigenze dei social network, l’idea di proporre a tutti i membri della nostra community una profonda riflessione sulla parola come protagonista di un viaggio a tre corsie ci è sembrato non solo interessante ma soprattutto stimolante”, ha dichiarato Pietro Martani, Amministratore delegato di Copernico Holding S.p.A. “Il concetto di arte porta con sé un universo di valori che parlano di creatività, cultura, stile, gusto del bello, capacità di aiutarci ad anticipare le tendenze che possono riflettersi sull’impresa”. L’obiettivo della partnership è, infatti, offrire a partire dalla community di Copernico mostre e momenti di incontro, in cui la cultura diventa una delle leve per promuovere la creatività e l’innovazione. “In questo percorso, che ci accompagnerà durante tutto l’anno 2018, presenteremo la contemporaneità del campo d’indagine sulla parola rielaborata in arte attraverso il lavoro di Giorgio Milani, Sabrina D’Alessandro e Opiemme. Un tema importante, che trova all’interno di hub come quelli creati da Copernico, il giusto spazio espositivo e di fruizione”, dichiara Giorgia Sarti, che ha curato la parte artistica del progetto, in collaborazione con Guido Galimberti, storico collezionista milanese d’arte moderna e fondatore di Opera Art Solutions.
LE SEDI DI COPERNICO
“Il lavoro proposto dai tre artisti favorirà sicuramente quel dialogo e quella visione innovativa voluta e promossa da Copernico, quale promotore di cultura anche all’interno di contesti legati al business”. Dopo la mostra collettiva inaugurale presso Whitelight Art Gallery (con durata fino al 21 dicembre 2018), i tre artisti esporranno a rotazione in ciascuna delle altre nuovissime tre sedi di Copernico – ovvero Milano Copernico Piazza Castello, Roma Clubhouse Barberini e Torino Copernico Garibaldi – seguendo un calendario di nove inaugurazioni scaglionato nel corso dell’anno, che si aprirà il 7 febbraio con i “poetari” di Giorgio Milani, proseguirà con le opere di Sabrina D’Alessandro e si concluderà con i lavori del poeta della street art Opiemme, reduce da un grande intervento di arte pubblica in Polonia.
– Claudia Giraud
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