Un Degas nel portabagagli: ritrovata su un bus un’opera rubata a Marsiglia 9 anni fa
Non sai mai dove puoi scovare una grande opera d’arte. Nei musei, nelle gallerie o… negli autobus in sosta! Qualche giorno fa è stato ritrovato Les Choristes, pastello di Degas appartenente al Musée d’Orsay, ma rubato nel 2009 dal Musée Cantini a Marsiglia dove si trovava per una temporanea. Vi raccontiamo la vicenda.
Non c’è pace per le grandi opere d’arte contemporanea, bottino appetibile per i ladri di tutto il mondo. È recente il ritrovamento di Zwei Liegende di Gustav Klimt, opera misteriosamente scomparsa dal Neue Galerie Der Stadt di Linz della quale Artribune ha raccontato la storia. Negli scorsi giorni un altro grande mistero è stato invece svelato a Parigi: dopo 9 anni è ricomparso Les Choristes, un pastello di Edgar Degas (Parigi, 1834 – 1917) realizzato nel 1877 circa e rubato a Marsiglia.
UN DEGAS RUBATO
Anche in questo caso la trama ricorda i grandi film hollywoodiani: un misterioso furto nella notte, una talpa all’interno e un ritrovamento finale. La vicenda risale al 2009. Il procuratore di Marsiglia, Jacques Dallest, ha dichiarato che il quadro di Degas Les Choristes (1877) era stato trafugato nella notte tra il 30-31 dicembre 2009 dal Musée Cantini, il museo di arte moderna della città, dove si trovava occasionalmente per una temporanea. Nessun indagato e nessun segno di scasso. Proprio per questo si pensò all’epoca ad una talpa all’interno della struttura. L’opera era stata prestata dal Musée d’Orsay in occasione di una mostra dedicata all’artista che avrebbe dovuto poi spostarsi in Italia e Canada. Il valore? 800 mila euro per un pastello di piccole dimensioni 32 x 27 cm che raffigura dei cantanti mentre si esibiscono.
RITROVAMENTO FUORI PARIGI
Dopo nove anni arriva il colpo di scena. Il 16 febbraio il “fortuito” rinvenimento da parte di un gruppo di doganieri francesi durante un controllo di routine su un autobus in un’area di sosta ad est di Parigi. Les Choristes è stato trovato in una valigia in ottime condizioni. Nessun arresto e nessun colpevole anche perchè i passeggeri non hanno ammesso (ovviamente) di essere i proprietari del bagaglio. La ministra della cultura francese, Françoise Nyssen, ha dichiarato come “la scomparsa, rappresentava una pesante perdita per il patrimonio impressionista francese”.
Il lavoro figurava anche nelle liste dell’Interpol come uno dei più ricercati al mondo. Ora il Musée d’Orsay aspetta il ritorno di Les Choristes dopo un’assenza lunga quasi dieci anni.
IL NOVECENTO: SECOLO DI GRANDI FURTI
Il secolo scorso è famoso per i numerosi Lupin dell’arte. Dal furto della Gioconda avvenuto nel 1911 da parte di un imbianchino della provincia di Varese, allo storico della Madonna e L’urlo di Edvard Munch (Løten, 1863 – Oslo, 1944) conservati al Munchmuseet di Oslo.
A pochissimo tempo fa risale la vicenda di Zwei Liegende di Gustav Klimt (Baumgarten, 1862 – Vienna, 1918). L’opera fu prestata alla Neue Galerie Der Stadt di Linz nel 1951 da Olga Jäger. Alla sua morte, nel 2006, gli eredi ne richiesero la restituzione, ma i lavori non furono mai ritrovati. Dopo anni di battaglie legali e risarcimenti, nel 2017, arriva la dichiarazione della segretaria dell’allora direttore del museo. Racconta di come l’uomo non registrasse in maniera corretta i documenti di prestito delle opere e quando se ne accorse comprò il suo silenzio con Zwei Liegende. Oggi l’opera è stata restituita ai legittimi proprietari.
Il “Klimt ritrovato” è in mostra fino al 21 maggio presso il Lentos Art Museum di Linz in occasione della mostra 1918 – KLIMT · MOSER · SCHIELE Collected Beauties.
– Valentina Poli
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