Scultura e materia. Mattia Bosco a Milano
Galleria Lorenzo Vatalaro, Milano ‒ fino al 29 marzo 2018. Mattia Bosco propone un nucleo molto recente di sculture in pietra. Materia stratificata, ricerca della forma, brandelli di luce dorata: le sculture in mostra, alcune montate a parete, rivelano il suo interesse per la genesi stessa del fare scultura.
Mattia Bosco (Milano, 1976) espone un nucleo recente di sculture di pietra, generate attraverso una stratificata lavorazione di blocchi di materia rintracciati all’ombra delle montagne che ama perlustrare. Il risultato è un insieme di brandelli di materia, densa di superfici che si avviluppano tra loro, rimembrando perspicue cromie naturali che si decantano nell’incontro inatteso con i dettagli dipinti d’oro che emergono sul fondo.
Posizionandole sul pavimento o a muro senza piedistalli o intermediazioni di alcun tipo, Bosco consente alle sue sculture di vivere nella loro autonoma struttura formale, esaltando uno degli aspetti del suo lavoro, l’occupazione diretta dello spazio, mediante specifiche fisionomie, frutto di lenti e meditati processi di trasformazione della materia stessa. Appare così una mostra circoscritta, ma al contempo paradigmatica di uno degli aspetti fondanti del lavoro di Bosco: l’indagine delle reti interne della scultura e del suo farsi. E il risultato merita attenzione per una panoramica onesta della scultura italiana contemporanea.
‒ Lorenzo Madaro
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