Arte ed estasi. Nicolas Party a Milano
Galleria Kaufmann Repetto, Milano ‒ fino al 30 marzo 2018. La galleria milanese ospita “Pietra Dura”, la seconda personale di Nicolas Party in questo spazio.
Trompe-l’œil, wall painting, interventi che modificano, dilatano gli ambienti ma su una matrice anti prospettica. Non si tratta di un’incursione nell’ambito dello spazio e dell’architettura: i portali, le finestre e i timpani di Nicolas Party (Svizzera, 1980) lavorano sul piano dell’arte che Fontana definiva “la quarta dimensione simbolica dell’architettura”, un’aggiunta di significato attraverso un supporto autonomo ma in comunicazione con il suo ambiente.
E infatti i lavori esposti in Pietra Dura sembrano rifarsi a un primissimo Rinascimento: più influenzati da Giotto che da Piero della Francesca, vivono in un regno che elude le teorizzazioni di Panofsky sulla prospettiva come forma simbolica. Spazio e corpi si fondono, come nell’arte gotica e bizantina, e l’opera cessa di essere rappresentazione di una porzione di realtà percettiva per aprirsi a un universo di significati inconsci e magici.
Non a caso i materiali sono raffinati e richiamano il gusto germanico e levantino per l’oro e le pietre preziose. Davanti ai supporti in compensato trattato a pietra lastre di marmo compongono elaboratissimi incastri a creare oggetti e figure nell’inconfondibile stile di Party, pitture murali di paesaggi nordici e brulli evocano quel senza-tempo mitico al quale vogliono fare ritorno tra gli strati di intonaco della galleria.
‒ Federico Godino
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