L’infinita identità dell’oggetto. Olivier Mosset a Milano
Galleria Massimo De Carlo, Milano ‒ fino al 10 marzo 2018. Uno fra i più raffinati padri del Minimalismo celebra i suoi trent’anni di amicizia e di lavoro con Massimo De Carlo. In via Ventura, fra le altre, installazioni pittoriche realizzate appositamente per la mostra e l’enorme “Sun City” del 1987 immergono il visitatore nella smaterializzazione e nell’assoluto del paesaggio.
Olivier Mosset (Berna, 1944; vive a Tucson) è uno fra gli artisti che collabora da maggior tempo con Massimo De Carlo, gallerista che ha accompagnato l’artista lungo trent’anni esatti di carriera. Nella sede di via Ventura, l’estesa personale dedicata a uno dei capostipiti del minimalismo (nella seconda metà degli Anni Sessanta – con Daniel Buren, Michel Parmentier e Niele Toroni – Mosset ha fondato il collettivo minimalista BMPT) si presenta al pubblico come una sorta di omaggio, di celebrazione monumentale.
Nella grande sala d’ingresso, a piano terra, infatti, è stata scelta, come incipit della personale, Sun City (1986), un’installazione pittorica esposta nella prima mostra di Olivier Mosset alla galleria di Massimo De Carlo nel 1987. Fondamentali, in questa rappresentazione aprioristica del paesaggio, compattezza e saturazione dei colori che annientano, assorbono la vista all’inizio del percorso, per poi annullarla, nei bianchi attraversati di Patricia’s Pillow (1985), nei Circle Painting (1966-1974) e nelle tre tele monocrome nere realizzate appositamente per la sede milanese.
‒ Ginevra Bria
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