Dialettica femminile. Tomaso Binga e Donatella Spaziani a Roma
Erica Ravenna Arte Contemporanea, Roma ‒ fino al 3 marzo 2018. Il corpo femminile come mezzo espressivo di una lotta intellettuale, soggetto di un linguaggio poetico ora sarcastico ora drammatico, ma sempre volto a riaffermare l’identità di genere.
Due artiste di altrettante generazioni s’incontrano e si confrontano per raccontare la condizione della donna attraverso il suo corpo, per secoli confinato fra le anguste mura domestiche. Tomaso Binga (nom de plume di Bianca Pucciarelli, Salerno, 1931), reduce dalle battaglie femministe degli Anni Settanta, utilizza la poesia visiva per esprimere la rottura con la società patriarcale, e inventa un sarcastico linguaggio che ha nel corpo il suo alfabeto. La donna si fa parola, affermando la sua presenza fisica e intellettuale nella società.
Specchio di tempi più difficili, l’opera di Donatella Spaziani (Ceprano, 1970), anche se apparentemente simile a quella della collega, è caratterizzata da una tensione drammatica sospesa fra Beckett e Shakespeare; le sue sagome scure comunicano la noia di interni anonimi e opprimenti, esprimono il desiderio di fuga da una società che purtroppo non è riuscita a vincere pienamente le battaglie civili del passato.
‒ Niccolò Lucarelli
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