Cresce Art Basel Hong Kong: le dichiarazioni di alcuni dei protagonisti
Ecco come è andato il consueto appuntamento di primavera con Art Basel HK con tante novità e una cospicua rappresentanza italiana. Abbiamo parlato con alcune delle gallerie italiane partecipanti.
Un periodo caldo di novità in casa Art Basel. Dall’aumento (anche se di poco) degli espositori dell’edizione Svizzera, all’arrivo di diciassette nuove gallerie tra cui l’italo-portoghese Madragoa e il diffondersi di fiere satellite come Paper Positions e di Outsider Art Fair; il panorama si prospetta sicuramente vario ed interessante. Il 27 marzo (fino al 31) si sono accesi i riflettori sulla nuova edizione di Art Basel HK che ci siamo fatti raccontare da alcuni degli espositori italiani, direttamente da Hong Kong.
NOVITÁ E APPUNTAMENTI
Anche in questo caso non sono mancate le polemiche: risale, infatti, a pochissimi giorni fa la notizia che l’ex direttore della fiera, Magnus Renfrew, ha intenzione di lanciare un nuovo evento internazionale a Taipei Dangdai nel 2019. La decisione è dovuta anche al fatto che il mercato orientale sia in continua espansione e che richiami sempre più investitori e gallerie internazionali come nel caso H Queen’s, un grande grattacielo che raccoglie alcuni dei maggiori mercanti d’arte del mondo come David Zwirner, Galerie Ora-Ora, Hauser & Wirth, l Pace Gallery, Pearl Lam Galleries, Tang Contemporary Art e Whitestone Gallery. Anche quest’anno la partecipazione delle gallerie è ingente: 250 sono quelle provenienti da più di trenta paesi. E le italiane? Possiamo citare: le milanesi Massimo De Carlo, Lia Rumma, Cardi e Francesca Minini, Alfonso Artiaco da Napoli, Continua da San Gimignano, Galleria d’Arte Maggiore G.A.M. da Bologna, Franco Noero e Mazzoleni da Torino, Lorcan O’Neill da Roma e Tornabuoni da Firenze.
LE SOMME DEI GALLERISTI ITALIANI
Franco Noero, reduce dalla fiera di Dubai, ci ha raccontato “partecipiamo ormai da anni ad Art Basel Hong Kong e ho constatato che la fiera è in continua crescita. Il pubblico è straordinario e non proviene solamente dall’Asia ma da tutto il mondo”. Gli artisti che sono stati scelti sono quelli della scuderia tra cui: Pablo Bronstein, Jason Dodge, Andrew Dadson, Steven Shearer, Mark Handforth, Lothar Baumgarten, Jim Lambie, Phillip Lai, Sam Falls, Gabriel Kuri e Robert Mapplethorpe. Anche la Galleria Lorcan O’Neill si è dimostrata di essere entusiasta e Francesco Dama ci racconta “la fiera è andata molto bene, Hong Kong si dimostra essere sempre una buona piattaforma per promuovere la galleria e per instaurare nuovi contatti. Inoltre attrae collezionisti dall’intera area dell’Asia Pacifica.” e continua “abbiamo esposto opere di Richard Long, Matvey Levenstein, Tracey Emin – anch’egli ad Hong Kong per l’occasione – Giorgio Griffa con lavori storici degli anni 1970 e 1980 mai mostrati prima, Marin Creed, anch’egli in Hong Kong. In più, quest’anno abbiamo organizzato una mostra di lavori del giovane artista romano Gianni Politi, in collaborazione con McNamara Arts Projects, che ha inaugurato qualche giorno prima della fiera e che sta avendo particolare successo.”
Discordante è invece l’opinione della Galleria Alfonso Artiaco di Napoli che afferma “grande affluenza, ma questa edizione non ha avuto la stessa dinamicità dello scorso anno.”
LE ALTRE FIERE SATELLITE
Tra i numerosi eventi, incontri e mostre che affollano questo periodo troviamo Art Central che si svolge dal fino al 1 aprile in concomitanza alla fiera principale però presso il Central Harbourfront. Arrivata alla sua quarta edizione, sotto la direzione del neo direttore Shuyin Yang, propone una lista di più di 100 gallerie che provengono principalmente dall’area asiatica e del pacifico. Quest’anno inoltre si sono presentate più di trenta nuove gallerie, sintomo dell’importanza che nel tempo sta acquisendo, anche se è alle prime repliche. L’evento propone ai tanti collezionisti numerosi artisti emergenti che vengono affiancati a proposte più internazionali. Non manca anche una fitta rete di attività che includono installazioni interattive, film sperimentali, performance, discussioni e anche esperienze culinarie proposte da alcuni degli chef più all’avanguardia della città.
– Valentina Poli
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