L’intervento di Elena Bellantoni a Roma per riflettere su pubblicità e corpo femminile. In Una Vetrina
Si chiama The Highlighter, l’evidenziatore, il progetto costruito in una vetrina su strada. Ecco le immagini dell’intervento, cui segue, sempre a firma della stessa artista, una rassegna tra teatro e arte.
Un evidenziatore per parlare della questione femminile con le tecniche di guerrilla marketing. Succede a Roma ed è un toccasana per chi ha voluto farci caso, per chi ha saputo coglierlo e guardarlo con attenzione. Avviene in sordina ma con la forza prorompente delle immagini. A lanciarlo nell’ambito del progetto Una Vetrina fondata nel 2013 da Giuseppe e Gianni Garrera e Carlo Pratis, è stata fino al 27 marzo l’artista Elena Bellantoni, nell’ambito della interessante rassegna Catalogue de Femmes che si concluderà il 4 aprile con un bell’intervento di Silvia Giambrone, in corso dal 27 marzo e ancora in mostra. Il tutto in una vetrina di Via del Consolato a Roma, che ha coinvolto negli scorsi appuntamenti, ognuna con un solo project, brave artiste come Grossi Maglioni, Maria Di Stefano (a febbraio) e Ivana Spinelli (a gennaio). La rassegna – interamente incentrata sulla riflessione sul corpo femminile – è a cura di Benedetta Carpi de Resmini e in collaborazione con The Independent, progetto all’interno del museo Maxxi.
L’EVIDENZIATORE
“L’invito” spiega Elena ad Artribune, “nasce da Benedetta che ha curato la mostra Magma body and words sull’Arte Italiana e Lituana al Femminile dal 1965 ad oggi. Con Benedetta ho prodotto per Magma per lo scorso 8 marzo una performance dal titolo Fust|r|azione che è una riflessione sulla violenza, sul corpo ed il linguaggio”. The Highlighter (l’evidenziatore) – così si intitola il lavoro della Bellantoni- nasce con queste premesse, andando – in piena epoca Me Too, a innescare una serie di riflessioni sul corpo della donna e su come questo viene utilizzato nel linguaggio pubblicitario (tema peraltro protagonista su queste colonne di una bella riflessione di Helga Marsala). Che le forme femminili siano da sempre un’arma nel marketing è un dato di fatto: sono tantissime le campagne infatti che usano un linguaggio allusivo e procace nella promozione dei propri prodotti. “La società dagli anni 60 ad oggi ha sempre accettato questo tipo di linguaggio che considero oltraggioso. Ho raccolto quindi cercando sul web, chiedendo e camminando per strade moltissime immagini che evidenziano proprio questa funzione del corpo della donna come strumento che attira, invoglia e crea ambiguità. Non ho fatto altro che produrre delle semplici fotocopie in bianco e nero (con stampa serigrafica) su cui sono intervenuta utilizzando due colori fluo il fucsia ed il giallo. Ho messo in evidenza ciò che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, ciò a cui il nostro occhio si è abituato e registra come normale”, continua l’artista.
UN NUOVO PROGETTO: IL CORO
La ricerca, di cui vi mostriamo i risultati in questa nutrita fotogallery è partita dalle grandi marche, fino ad arrivare ai volantini più modesti su scala territoriale. “Chi ha visto il lavoro è rimasto scioccato e stupito quanto me dalla quantità di immagini che ho “schiaffato” in vetrina. Avevo già prodotto un altro lavoro The Fox and the Wolf: Struggle for Power (opera entrata in collezione alla Farnesina nel 2015) che è una riflessione legata al concetto di Potere nel sistema sociali e nel rapporto tra maschile e femminile. Ho “rafforzato” la vetrina stampando sempre con i due colori fluo il testo del video e creando una scultura installazione con le due maschere del lupo e della volpe che ho utilizzato nel video, che si “poggiano” sui fogli e sul corpo di queste donne”. Conclude la Bellantoni, che nel frattempo insieme a Wunderbar Cultural Projects ha lanciato la rassegna Il Coro, all’interno del progetto RedReading prodotto compagnia teatrale Bartolini/ Baronio e da 369gradi. Si tratta di una rassegna al femminile che coinvolgerà fino a giugno 4 artiste visite. Gli incontri si svolgeranno a Villa Torlonia. L’occasione nasce da un invito della compagnia ad aprire il lavoro teatrale e di narrazione all’arte visiva, facendo incontrare i temi affrontati nel corso della terza stagione dei loro RedReading. I testi che saranno affrontati sono: Furore di John Steinbeck, Amianto e 108 metri di Alberto Prunetti, Al centro di una città antichissima di Rosa Mordenti e Ho costruito una casa da giardiniere di Gilles Clément. I prossimi appuntamenti saranno il 18 aprile, il 23 maggio e il 14 giugno.
– Santa Nastro
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