Il Goldsmiths, University of London inaugura in autunno uno spazio per l’arte contemporanea
Sarà inaugurato l’8 settembre 2018 il nuovo spazio per l’arte contemporanea a Londra del Goldsmiths, University of London. Ospiterà conferenze, spettacoli, film, mostre e numerosi altri appuntamenti.
Sarà inaugurato l’8 settembre 2018 il Goldsmiths Center for Contemporary Art, il nuovo spazio situato nel campus del famoso ateneo specializzato nelle arti contemporanee dell’Università di Londra. Da qui sono usciti centinaia di studenti, molti dei quali hanno vinto premi internazionali come il Turner Prize e anche l’Oscar, come ad esempio Steve McQueen, con il suo film prodotto nel 2014 12 Anni Schiavo. Il centro si propone di ospitare un nutrito programma di spettacoli, conferenze, film e anche un ampio calendario espositivo.
LA RISTRUTTURAZIONE
La ristrutturazione è stata affidata ad un giovane collettivo londinese, gli Assemble che nel 2015 si è anche aggiudicato il Turner Prize promosso dal colosso Tate. Per Goldsmiths, il gruppo ha riconvertito la vecchia struttura vittoriana – adibita a bagni pubblici e serbatoi d’acqua, realizzata da Laurie Grove Baths – in un moderno centro di 1000 m². Di questi, 700 m² saranno suddivisi in otto gallerie e dedicati a mostre curate da Sarah McCrory, nominata direttrice di Goldsmiths CCA nel gennaio 2017. La sezione denominata Oak Foundation Project Space, situata al centro dell’edificio, ospiterà invece “un programma diversificato più agile” che incorpora mostre, spettacoli, progetti legati al calendario accademico dell’università. McCrory ha commentato “speriamo di trovare un nuovo percorso: Londra ha già così tante istituzioni sorprendenti!” e aggiunge “c’è un enorme potenziale per collaborare con diversi dipartimenti universitari. Qui ci sono 9000 studenti e alcuni dei migliori docenti al mondo.”
IL PROGRAMMA ESPOSITIVO
Lo spazio verrà inaugurato con una mostra di Mika Rottenberg – dall’8 settembre al 4 novembre 2018 – che presenterà due progetti inediti – Untitled (Ceiling Projection) e Study # 4 – commissionati in collaborazione con Kunsthaus Bregenz e con il Museo d’Arte Moderna di Bologna (MAMbo). Le opere esaminano il potenziale e i limiti fisici e psicologici del corpo umano, temi a lungo indagati da Rottenberg. A seguire Kris Lemsalu – dal 23 novembre 2018 al 3 febbraio 2019 – in concomitanza con una esposizione postuma dell’artista Alexis Hunter; infine nel marzo del 2019 verrà presentata la prima mostra londinese dei Chicago Imagists. Il tutto sarà accompagnato da una serie di eventi speciali.
– Valentina Poli
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