Mecenatismo e crowdfunding. Nuovo progetto per l’arte contemporanea lanciato da BeArt

Realizzare progetti culturali attraverso il “corporate crowdfunding”, ovvero una campagna fondi pensata per le aziende. È la nuova sfida di BeArt, piattaforma web di crowdfunding dedicata al supporto di progetti di arte contemporanea che ha lanciato il suo nuovo programma in occasione di Auto Sacramental, mostra di Guido van der Werve in corso a Milano presso FuturDome

Fino al prossimo 12 aprile presso FuturDome a Milano sarà in mostra Auto Sactamental, retrospettiva dedicata a Guido van der Werve, artista, filmmaker e performer olandese che, in questa occasione, presenta film, videoinstallazioni e composizioni musicali realizzati negli ultimi 15 anni. Ma cosa rende “speciale” questa mostra? Per la sua realizzazione, la piattaforma web di crowdfunding BeArt ha avviato un corporate crowdfunding, ovvero una campagna di raccolta fondi online indirizzata alle aziende, volta al supporto dell’arte contemporanea incentivando il mecenatismo e il collezionismo tra le piccole e medie imprese italiane.

Guido van der Werve, Nummer twee Just because I’m standing here doesn’t mean I want to 03’08”, 35mm_Papendrecht NL, 2003 Courtesy Monitor Lisbon, Rome

Guido van der Werve, Nummer twee Just because I’m standing here doesn’t mean I want to 03’08”, 35mm_Papendrecht NL, 2003 Courtesy Monitor Lisbon, Rome

BEART: IL PROGETTO

Nata nel 2015, BeArt è la prima piattaforma web di crowdfunding esclusivamente dedicata al supporto di progetti di arte contemporanea, anche attraverso il coinvolgimento delle piccole e medie imprese italiane, favorendo così la crescita di nuove forme di mecenatismo e collezionismo. In che modo? Attraverso il corporate crowdfunding, una campagna di raccolta fondi online per la realizzazione di progetti culturali rivolta alle aziende. Una volta sostenuto il progetto artistico, le imprese ricevono una serie di ricompense commisurate al progetto stesso e alla somma erogata per finanziarlo: si va da esperienze esclusive nei luoghi dell’arte contemporanea a eventi di team building, fino all’acquisizione di opere ed edizioni limitate che vanno ad accrescere la collezione aziendale. “La trasparenza e la democraticità del processo di crowdfunding migliorano l’immagine dell’azienda e la avvicinano alla società”, spiega Mauro Mattei, CEO di BeArt, curatore e collezionista, “e allo stesso tempo questa soluzione di sponsorizzazione consente alle piccole e medie imprese che vogliano costruire la propria identità nel mondo dell’arte di poterlo fare con budget controllati e con sforzi modulabili”.

LA MOSTRA DI GUIDO VAN DER WERVE A FUTURDOME

La prima campagna ideata e realizzata con il corporate crowdfunding è Auto Sacramental, la più completa monografica di Guido van der Werve (Papendrecht, 1977) mai realizzata, in mostra da FuturDome a Milano fino al 12 aprile e a cura di Atto Bertoli Ardessi e Ginevra Bria. Artista, filmmaker e performer, per oltre quindici anni van der Werve ha realizzato film che rendono testimonianza dell’estrema resistenza fisica umana e della capacità di sfidare il principio di morte, correndo, attraversando mondi ghiacciati, nuotando, scalando e andando in bicicletta. van der Werve accompagna quasi tutte le sue performance con colonne sonore che lui stesso compone e che spesso esegue, rendendo omaggio agli autori romantici da lui ammirati. Auto Sacramental evoca i componimenti drammatici ciclici, messi in scena all’aperto e in atto unico, nati in Spagna agli inizi del Trecento e poi sviluppati nel Medioevo in tutta Europa. In qualità di edificio in transizione e di museo indipendente, FuturDome trasforma i propri spazi in un ambiente adatto a un “nuovo ritorno”, a un habitat in-naturale, un luogo di natal homing per l’artista olandese. La mostra include venti lavori tra film, videoinstallazioni e composizioni musicali che preparano gli ambienti domestici del palazzo alla performance inedita prevista durante i giorni dell’art week milanese.

– Desirée Maida

www.beartonline.com

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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