Ritorno a casa. Fernando De Filippi a Lecce
Art&Co, Lecce – fino al 5 maggio 2018. Fernando De Filippi propone un nucleo di opere di varie datazioni. Dagli omaggi a Cuba, realizzati sul finire degli Anni Sessanta, alle opere su carta degli ultimi anni in cui rielabora i temi mitologici a lui cari.
È un ritorno a casa per Fernando De Filippi (Lecce, 1940), nella città che ha lasciato nel 1959 per trasferirsi a Milano. Sul finire degli Anni Sessanta, l’artista ha avvertito il richiamo dei temi politici e sociali, entrando nel dibattito “rivoluzionario” del ’68 attraverso la pittura, medium che ha sempre privilegiato con convinzione. Le opere su Cuba e i ritratti sul dissenso “armato” esposti nel primo ambiente della galleria rivelano l’aderenza a questi ambiti di ricerca, che poi De Filippi ha continuato a indagare ritraendo Lenin e avviando così operazioni dall’alto tasso concettuale negli anni successivi.
La mostra prosegue con un focus sugli Anni Duemila, in cui ha riflettuto nuovamente sui temi legati al mito e alle architetture classiche, nell’ambito di un processo di ricerca avviato fin dagli Anni Ottanta, in cui la forma degli alberi – sapientemente dipinti su tela o disegnati con inchiostri su grandi fogli di carta di riso – diviene anch’essa architettura. Ed è nell’incessante ricerca della costruzione della forma, attraverso la concatenazione di migliaia di piccoli segni grafici (o calligrafici, come appunta Mariella Agostinacchio nel testo che accompagna il progetto), che affiora quella che per De Filippi è anche una riflessione sugli statuti primari del disegno e della pittura.
‒ Lorenzo Madaro
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