Storia e spiritualità. I coniugi Poirier a Milano
Studio AR.CH.IT Luca Cipelletti, Milano ‒ fino all’11 maggio 2018. Tornano i dialoghi con l’arte contemporanea nello studio d’architettura milanese. È la volta dei coniugi Poirier, tra architettura e memoria.
Per il secondo anno consecutivo, l’architetto milanese Luca Cipelletti apre le porte del suo studio – uno spazio industriale su due livelli, a pochi metri dal naviglio grande – per un progetto di dialogo con l’arte contemporanea. Dopo la (memorabile, soprattutto per la qualità delle opere storiche) mostra di David Tremlett, questa è la volta dei coniugi Anne e Patrick Poirier, con cui Cipelletti lavora da tempo per il progetto del cimitero di Gorgonzola, immaginato dai due artisti come un Giardino della memoria – l’hanno intitolato così – e oggi in realizzazione con la collaborazione dello studio.
La planimetria a forma di quercia, ben visibile nel plastico in mostra, indica la sinergia tra cielo e terra, e si fa portavoce di principi che appartengono da sempre alla ricerca dei due artisti in merito a una spiritualità costante e a concetti legati al dialogo tra culture e spazi. La selezione ragionata di fotografie in mostra evidenzia il loro legame con la storia e quindi con l’antichità, con la cultura dei popoli ma anche la loro attenzione per le mappe e i rilievi di possibili geografie. Si evidenzia così un percorso basato sull’affinità tra discipline, com’è emerso anche in un altro progetto di Cipelletti, il Museo della merda fondato da Gianantonio Locatelli nel piacentino, dove sono ospitate anche opere dei Poirier.
‒ Lorenzo Madaro
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