Tre artisti e il collage. A Bologna
Art Forum Contemporary, Bologna ‒ fino al 20 aprile 2018. A cura dell’artista Marco Neri, la mostra “A3” mette in scena il lavoro di Sergia Avveduti, Cesare Biratoni, Stefano Peroli. Offrendo una riflessione sulla pratica e sulla questione generazionale.
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Tre artisti – anzi quattro, perché uno per l’occasione fa il curatore ‒ sono in mostra a Bologna da Art Forum Contemporary. A progettare il congegno espositivo è Marco Neri, classe 1968, che invita a esporre tre colleghi, uniti dal fattore generazionale, dall’attitudine artistica e, infine, dalla pratica. Sono Sergia Avveduti, Cesare Biratoni, Stefano Peroli, artisti che, come scrive il curatore coetaneo, meritano un approfondimento ‒ specie col senno di poi ‒ perché dagli Anni Novanta in avanti troppi fuochi di paglia hanno inutilmente offuscato la scena artistica, italiana e non solo”.
Il focus orgoglioso su una generazione dai contenuti forti, ma discreta nei movimenti, è il gesto di sfida che si realizza nella proposta limpida di una serie di collage, ognuno dei quali con una propria densa identità. La Avveduti costruisce con i paesaggi delle riviste d’antan del Touring Club nuovi landscape, ardite architetture, località intime. Biratoni, invece, fa entrare i suoi personaggi nell’anonimato: quello che per Sergia è la realizzazione di mondi, in un gioco di pieni, per l’artista nato a Barcellona è una iniziativa fatta di vuoti e di solitudini. Sta a Peroli, varesotto, metterci, con senso pratico, la faccia, ma solo quella, in un’opera tutta gestuale che cerca di irreggimentare sul supporto sconcertante di carta millimetrata. Delicatissimi, questi lavori rispondono alle intuizioni curatoriali: “Al di là dei clamori e delle soddisfazioni pubbliche, il collage è per sua natura un linguaggio visivo privato, in cui potersi esprimere liberamente, a cui si dedica ‒ per chissà quali motivi ‒ chi è stato appunto “privato” di qualcosa”.
– Santa Nastro
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